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Anche io voglio lavorare per FlashArt

Creato il 20 ottobre 2011 da Rory

Non so se avete letto la querelle che si è scatenata attorno alla fanciulla che s’è lamentata per uno stage aggratis in una rivista d’arte… e non so nemmeno se avete letto la risentita replica del direttore…

Proprio per la disponibilità di questo signore, che ci fa capire quanto i tempi duri degli stage siano poi ripagati con ricchi ricchi guadagni, con l’aiuto del mio compagno di merende e collega Cristiano, ho deciso di mandare una lettera di auto-candidatura per diventare redattrice di questa prestigiosa rivista! Hai visto mai…

A voi il testo:

Gentile direttore,

sono una lettrice di lungo corso della sua rivista e le scrivo per proporle un’eventuale collaborazione.

Ho letto le polemiche che l’hanno investita in questi ultimi giorni, però siccome lei ha risposto in modo così garbato alle accuse ed io credo nelle seconde occasioni, ho deciso di propormi perché, come si dice, non si sa mai! Se è andata male ad altri, magari va bene a me.

Veniamo al dunque. Dopo una laurea triennale in Discipline Storico-Artistiche, ho frequentato un master in giornalismo, poiché il mio scopo è (o forse sarebbe meglio usare il condizionale) occuparmi d’arte in ambito giornalistico. Attualmente frequento il corso di laurea magistrale in Archeologia e Storia delle Arti, anche se mi rendo conto che un titolo di istruzione superiore in quest’ambito è una cosa che qualsiasi olgettina, al giorno d’oggi, potrebbe ottenere. Dal dicembre 2010 sono iscritta all’albo dei giornalisti professionisti e attualmente collaboro (ahimè, malpagata) con alcuni siti internet, una rivista musicale ed una tv locale. Sono ben fiera di far parte dell’ordine dei giornalisti che, come lei sa in quanto esponente del ramo, sono una categoria molto onorevole…o almeno spero. Effettivamente, ora che lo vedo così, nero su bianco, visti gli esiti di ex colleghi come Lavitola…chi può dirlo?

Il dramma, mi rendo conto, quando si tratta di assumere o prendere in considerazione nuovi collaboratori è sempre la retribuzione, soprattutto quando si tratta di spostarsi da altre città. Si sa che sono tempi bui per l’editoria tutta, perciò meglio non prendersi in giro. Ho fatto diversi stage e sono pienamente convinta dell’utilità formativa di questi, non a caso siamo una repubblica di stagisti. Lei propone un’ottima retribuzione che va dai 350 ai 500 euro che non è affatto sfruttamento ma la busta paga ideale per chi, oltre a lavorare, ha anche l’assurda esigenza di mangiare o di pagare un affitto per quell’altra vergognosa esigenza che è dormire in un letto e non in una stazione o sotto un ponte, come tutti gli esseri umani fanno!

Riguardo al suo discorso, in cui si è parlato anche di escort o mignotte, che dir si voglia, penso che possa stare tranquillo: per quei soldi probabilmente al massimo ti fanno vedere il bordo dell’autoreggente, in un minuto, quindi non credo che si autocandiderebbero come collaboratrici d’una rivista.

In conclusione, spero di ricevere quanto prima una sua risposta.

Cordialmente


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