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Anche le aziende si accorgono dei papà. Come avrebbe detto Clinton: “It’s the economy, stupid”.

Da Babbonline @babbonline
Anche le aziende si accorgono dei papà. Come avrebbe detto Clinton: “It’s the economy, stupid”.Uno studio del Princeton’s Center for Research on Child Wellbeing ha evidenziato che nei mesi successivi alla nascita di un bambino ci sono dei “momenti magici” durante i quali i nuovi padri sviluppano il loro rapporto con il figlio. Utilizzando un termine inglese si parla di “bonding” ovvero di creazione di un legame che, diversamente da quanto avviene per una madre, il padre deve costruire. I papà devono volerlo un po’ di più rispetto a quanto avviene generalmente per le madri perché, almeno teoricamente, le occasioni di contatto con il bambino sono minori e vanno cercate. Considerando il nuovo ruolo di padre che si sta sviluppando anche in Italia, aumentano gli studi e le iniziative su questa novità che assume i contorni di un “nuovo fenomeno” da analizzare. L’importanza di questa svolta si capisce anche dal fatto che diverse aziende si rivolgono ai papà o avviano iniziative che prevedono il loro coinvolgimenti (es. “Momenti magici” di Jhonson’s).
Dal mio punto di vista, parafrasando una frase famosa, dico sempre che “dietro un grande papà c’è sempre una grande mamma” nel senso che la partecipazione attiva di un papà viene favorita anche dallo spazio che la mamma gli lascia, favorendo il suo coinvolgimento delle normali attività quotidiane, fondamentali per creare quella familiarità e quella complicità, soprattutto fisica, nel primo periodo di vita. Se è vero che molti padri scappano volentieri quando si tratta di cambiare un pannolino, succede altrettanto spesso che le mamme siano molto protettive verso il piccolo anche nei confronti del proprio compagno.
Ripensando ai mesi passati identifico come il mio “momento magico” sicuramente quello del parto. Per me c'è stato una specie di imprinting al contrario, nel senso che la magia della creazione di un legame è avvenuta attraverso lo sguardo dell’adulto verso il piccolo. E’ un momento della mia vita che rimarrà indelebile nella mia memoria. Il primo contatto è stato pochi minuti dopo la nascita quando mi è stata data in braccio per andare dalla pediatra per i controlli di routine. Avevo tra le braccia una piuma che sembrava avere un peso incredibile.  

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