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Anche le Principine hanno paura

Creato il 02 novembre 2012 da Valepi
C'è stato un periodo, fino a circa i due anni e mezzo-tre, in cui invidiavo, quasi, l'impossibilità di Princi di concepire la cattiveria... e di conseguenza la paura.
Rispondevo ingenuamente alle sue domande tipo "Mamma, perchè la matrigna è cattiva?" elencando le cose cattive che la suddetta matrigna faceva. Pensavo che la sua domanda fosse di natura pragmatica, che Princi volesse sapere cosa facesse la matrigna per essere giudicata cattiva e, solo dopo un po', di fronte ai suoi occhietti poco convinti ho capito che la sua domanda era di natura filosofica più che pragmatica: "Mamma, cos'è la cattiveria? Com'è possibile che una persona sia cattiva?". Erano queste erano le cose che in realtà voleva sapere. Non riusciva nemmeno a considerare la possibilità che qualcuno potesse essere cattivo, figuriamoci una madre, o matrigna che fosse.
Da qualche tempo invece la cattiveria ha iniziato ad entrare nel suo mondo emotivo. Ora la cattiveria ha un senso e, tra le sue emozioni, la paura ha acquisito una diversa consapevolezza.
Certo, la paura è presente nel mondo emotivo dei bimbi da prestissimo: la paura che la mamma si allontani, che non torni, ecc., ma in questi giorni, mi rendo conto che Princi è decisamente consapevole del rischio che nel suo mondo possa accadere qualcosa di brutto, di pauroso.
"Mamma, ma i mostri entrano in questa casa? Mamma, ma i mostri che rapiggono i papà vengono qui? Mamma, ho paura che Sportacus ora cade.." Sono solo alcune delle cose che Princi mi ripete ormai ogni notte prima di addormentarsi.
Sono quasi sicura che non sia realmente spaventata, o meglio, sono quasi sicura che il fatto di trovarsi tra le mura di casa, nel suo lettino (o, ancora meglio, nel lettone) siano già sufficienti a tranquillizzarla e penso, invece, che le piaccia sentirsi ripetere ogni notte che può stare tranquilla: "Mamma, ma i mostri non entrano qui, vero? Spiegamelo bene bene..."
Eppure, ogni notte, dopo che si addormenta, non posso fare a meno di lasciarla con una sorta di vuoto nel cuore, con la paura di non essere riuscita a tranquillizzarla definitivamente o, forse, con la consapevolezza che nel tranquillizzarla le sto ancora nascondendo una serie infinita di mali e mostri che nel mondo esistono e da cui non so come difenderla.
Come farò a spiegarle che non si deve fidare di chiunque, soprattutto degli sconosciuti; che non le farà bene seguire l'esempio di coetanei che bevono, si drogano, fanno sesso per i motivi sbagliati; come farò a insegnarle che le tecnologie vanno usate con rispetto per la privacy e per se stessi; che non dovrà salire in macchina con persone ubriache così come non dovrà attraversare la strada senza prima essersi guardata a destra e sinistra? Come farò a spiegarle che le persone muoiono, anche fra le mura di casa?
Faccio fatica, certe notti a ricordarmi che non devo correre troppo con i dubbi e le paure e che non esistono regole certe, che tutto verrà a poco a poco, col tempo. La paura di perderla, di perdere la sua fiducia è fortissima già ora che non ha ancora 4 anni... come farò quando sarà adolescente?
Come tutte le altre mamme immagino.
Ma com'è difficile...
Anche le Principine hanno paura

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