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Anche per i Quotidiani i Social Media NON Sono Solamente Facebook e Twitter

Creato il 05 settembre 2011 da Pedroelrey

Il rapporto tra social media e informazione tradizionale è ancora estremante fragile. Basato forse più su convenienze che ben sintetizza Raffaella Menichini, giornalista di “Repubblica”, nel suo commento di ieri in questi spazi.

Oltre al contenuto giornalistico ed alla quota parte di produzione e rielaborazione di contenuti da attribuire a quanto viene generato dalle persone attraverso i social media,  è altrettanto fragile complessivamente l’utilizzo dei diversi mezzi di comunicazione da parte pressochè della totalità dei quotidiani online. Se i prodotti sono conversazioni, i giornali, nella loro versione online, ma anche nel caso di quelli “all digital”, hanno ancora un lungo percorso da compiere in tal senso.

Si tratta, come sempre avviene, di un percorso che si articola fondamentalmente su due piani: quello del buon utilizzo di questi mezzi a disposizione e di conoscenza dei diversi mezzi e ruolo da attribuire a ciascuno di essi. Scoprire, ed attivarsi, che i social media non sono solamente Facebook e Twitter, credo faccia parte di questo percorso.

Personalmente mi è capitato spesso di lavorare anche con piccoli budget costringendomi ad intentificare il mezzo e la modalità più efficace per veicolare il messaggio al pubblico di riferimento.

Dal 1° di settembre è online uno spazio che raccoglie tutte le organizzazioni aziendali attive nel comparto dell’informazione che utilizzano, anche,  Tumblr. Se certamente si tratta di work in progress, di avanzamento nella raccolta, nel censimento delle imprese editoriali con uno spazio su Tumblr, ancora incompleto, la mappa interattiva realizzata a corredo fornisce a colpo d’occhio elementi di riflessione.

Anche per i Quotidiani i Social Media NON Sono Solamente Facebook e Twitter

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Mentre la stragrande maggioranza dei quotidiani, inclusi ovviamente quelli italiani, sia ammassa su Facebook e Twitter, ad esclusione degli Stati Uniti, resta un grande vuoto da colmare nell’utilizzo di Tumblr.

Tumblr, consente i commenti da parte degli utenti e permette con estrema facilità la condivisione di quanto pubblicato alimentando in maniera esponenziale la diffusione del messaggio, potenziando la conversazione che ha modo di amplificarsi in maniera “virale”.

I dati più recenti ne confermano la portata con una media di 26mila post caricati dagli utenti mediamente ogni minuto.  Dati che si traducono inevitabilmente in un gran numero di perone che utilizzano o visitano il network di microblog su Tumblr [91.961.696 nell'ultimo mese] che, di riflesso, generano un numero di pagine viste davvero elevato.

Realtà assolutamente presente anche nel nostro paese che si classifica al 12° posto nel ranking mondiale della penetrazione della piattaforma in questione con una media di 1.590.137 utenti unici. Attenzione ed interesse crecente che viene ulteriormente confermato dalla tendenza che mostra Google Trends, con specifico riferimento al nostro Paese, relativamente a Tumblr, come illustra il grafico sottoriportato.

E’ noto, e non richiede dunque ulteriore approfondimento, il vantaggio competitivo dei “first comers”, come è, altrettanto, noto il principio di occupazione degli spazi. Credo davvero che, anche, per i quotidiani sia arrivato il momento di capire che c’è altro oltre a Twitter e Facebook.

Anche per i Quotidiani i Social Media NON Sono Solamente Facebook e Twitter


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