Riceviamo e pubblichiamo
Il Sindaco Wladimiro Boccali ha tagliato 300 mila euro di contributi alla Chiesa. E’ una scelta da condannare al di là delle interpretazioni legali circa l’obbligo di confermare o meno il versamento del contributo previsto nella convenzione che Comune e Curia firmarono. L’erogazione di quei fondi deve esseremantenuta, non per “imposizione legale”, ma per sensibilità sociale verso una Istituzione religiosa che spesso pone riparo, nel sostegno dei più deboli, alle carenze ed alla insensibilità della massima “Istituzione laica” cittadina. Accampare, come scusante per il taglio disposto, le ridotte capacità finanziarie degli enti locali è l’ennesima ipocrisia con la quale il Sindaco Boccali cerca maldestramente di nascondere le proprie incapacità ed indisponibilità a tagliare le spese autenticamente improduttive che gravano sul bilancio comunale. Perché il Sindaco Boccali non ha usato le stesse argomentazioni nei confronti dei dirigenti comunali e dei sindacati che li rappresentano, per tagliare l’indecente premio di un milione e mezzo di euro che a quella “casta”, al contrario, ha elargito con tanta generosità? Sig. Sindaco, dismetta i panni di “Peppone”, non si imbarchi in una squalificante ed anacronistica “guerra di religione” condotta a colpi di falce e martello, si impegni piuttosto in una salutare e doverosa “crociata” contro gli sprechi ed i privilegi della sua Amministrazione !
Carla Spagnoli - Presidente Onorario del Movimento per Perugia