Non potendo infatti eludere che si tratta della celebrazione di una Nascita che ha la forza di riempire di senso e speranza la vita, chi ha deciso che la sua vita non deve avere senso è costretto a ribellarsi, forse per invidia e a volte anche in modo violento. In questa ottica possono spiegarsi gli auguri di Natale accompagnati da insulti ai cristiani e a Gesù Cristo che paiono andare di moda in alcuni negozi di Newcastle, nel Regno Unito.
Negli USA si chiama proprio “War on Christmas” e si è scelto di usare i mega-cartelloni pubblicitari per invitare a non festeggiare il Natale e mettere in chiaro l’insoddisfazione verso la festa cristiana attraverso slogan come “Senza Dio, sono pieno di amore” e “Tu sai che Gesù Cristo è un mito, questa volta celebra la ragione”. Nel frattempo si minacciano di azioni legali le scuole pubbliche che partecipazione alla cosiddetta “Operation Christmas Child”. Vicino a New York, ad esempio, è stata censurata dopo quasi due decenni la “Christmas on the Canal“, una tradizione festa natalizia, a seguito delle minacce di un attivista ateo verso la comunità locale. Grazie al caloroso sostegno della popolazione la festa si è svolta regolarmente, finanziata direttamente dalla comunità.
Altre associazioni laiciste si sono organizzate per festeggiare al posto del Natale il solstizio d’inverno (festa pagana), invitando ad augurarsi “Buone feste” al posto che “Buon natale” e diffondendo cartoline di auguri con scritto cose come “Auguri alla Ragione” e promuovendo “certificati di sbattezzo” e saggi sull’apologia dell’ateismo e sulla mitologia del cristianesimo. D’altra parte uno dei più noti ateisti americani, PZ Myers, si è appena definito un “anti-teista arrabbiato”.
Anche in Italia esistono casi simili, fatti passare ovviamente dietro la scusa del rispetto verso gli appartenenti delle altre religioni. All’istituito elementare «Medea» di Varese, ad esempio, la dirigente Mara Caenazzo ha vietato al parroco della città di effettuare la tradizionale visita alla scuola in quanto «potrebbero esserci alunni di altre religioni». Peccato che, come era già accaduto in casi analoghi, nessuno di loro ha manifestato rimostranze. «Anzi, ci sarebbe piaciuto ricevere una telefonata dalla dirigente scolastica: le avremmo chiarito che le celebrazioni cristiane non ci danno alcun fastidio», ha spiegato Giorgio Stabilini, portavoce della comunità islamica di Varese. «Siamo in Italia, non in Tunisia dunque la cultura e la tradizione italiane devono essere rispettate. E non siamo neanche in Francia dove un’interpretazione eccessiva della laicità porta spesso a divieti assurdi».
Ma la guerra continua anche prima e dopo il Natale. Se in Corea del Nord (ateismo di stato) ottanta persone sono state giustiziate per essere state trovate in possesso di Bibbie (nel silenzio dei sedicenti militanti dei diritti umani), in Europa proseguono i libri diffamatori contro i credenti e la Chiesa. L’ultimo in Italia è quello di Carlotta Zavattiero per l’editrice Chiarelettere (ovvero “Il Fatto Quotidiano”) con l’ennesimo titolo de “La lobby del Vaticano”. In esso si presentano le tesi complottiste che Cl, l’Opus Dei, i Focolarini e la Comunità Sant’Egidio stanno «minano l’unità ecclesiale e hanno generato quella “guerra per bande” che ha portato alle dimissioni di Benedetto XVI», spingendo «la Chiesa sull’orlo dell’implosione». Come recensito da “Tempi.it”, basta chiamare le amicizie “trame”, gli individui “personaggi”, la fede “integralismo”, e il gioco è fatto. Secondo la Zavattaro i membri di questi movimenti vivrebbero il «totalitarismo del sorriso» e sorridono tanto per «adescare i minori».
Cresce anche in Europa il vandalismo e le violazioni di chiese e cimiteri: il rapporto Osce 2012 documenta gli atti contro i cristiani e i fedeli di altre religioni: in Finlandia le forze dell’ordine hanno registrato 52 casi di crimini d’odio antireligioso, inclusi un omicidio, 15 aggressioni e 8 casi di minacce; in Germania 414 casi; in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord 1543 casi; in Scozia 687 casi, ecc. L’ateo militante Joseph Fretti, ad esempio, è stato incarcerato per aver tentato di incendiare due chiese nel Regno Unito, causando fino a 50.000 sterline in danni, il tutto mentre urlava il suo rancore verso le persone religiose. Considerando che negli USA gli atei sono l’1,6% della popolazione, sul “Los Angeles Times” è stato scritto che «forse gli atei non sarebbero così impopolari se smettessero di ripetere che solo le persone stupide credono in Dio», citando le parole dell’intervista natalizia a Richard Dawkins, il quale ha descritto i credenti come “ignoranti”, “spesso piuttosto stupidi”, “inferiori” e “paranoici”.
Da parte nostra i migliori auguri di un Santo Natale a tutti loro, alle associazioni militanti e ai singoli individui pieni di rancore. L’augurio più grande è che vivano le parole di Papa Francesco: «Il Natale è un incontro! Quando noi ci lasciamo incontrare dal Signore, è Lui che entra dentro di noi, è Lui che ci rifà tutto di nuovo, perché questa è la venuta, quello che significa quando viene il Cristo: rifare tutto di nuovo, rifare il cuore, l’anima, la vita, la speranza, il cammino. Lasciarci incontrare dal Signore è proprio questo: lasciarci amare dal Signore!». Non siete e non siamo costretti a vivere nell’odio, lasciamoci amare.
La redazione