A volte mi arrabbio quando leggo i titoli dei giornali, e per inacidirmi basta veramente solo l’occhiello, e non m’arrischio ad andare oltre, che la lettura completa di un certo tipo di articolo con un certo tipo di contenuto mi potrebbe far salire la pressione a tremila.
Mi arrabbio.
Proprio 10 minuti fa scorro la pagina online del Corriere, che dopo un solo scroll (manco fosse una delle notizie più importanti) pone alla mia attenzione la vicenda di Baldini, noto co-conduttore di programmi radiofonici assieme a Fiorello.
Sì, perché mi dico: ma tu, con il lavoro che ti ritrovi, con un lavoro che tutti ti invidiano, un lavoro ben pagato che ti permette di essere noto a livello nazionale, un lavoro che se ce ne avesse uno così ciascuno dei disoccupati-cassaintegrati-esodati-ecc-ecc che costellano la galassia Italia di questi tempi, farebbe i salti alti tre metri; sì tu, proprio tu, con la fortuna che ti ritrovi, devi spiegarmi come fai a ridurti così a causa del gioco.
Ora, vuoi venire a casa mia a vedere come si campa con 1200 euro e il mutuo da pagare? Ti garantisco che se ci provi per una settimana ti passa la voglia di giocare d’azzardo…
Ma se dico una cosa del genere potrei essere ‘tirata per la giacchetta’ da qualcuno che potrebbe ricordarmi che è tutta invidia o che è un ragionamento politically-uncorrect.
Indecente; che certe notizie ci vengano propinate come se fossero cose reali, alla pari della alluvioni a Genova. Non dovrebbero nemmeno essere dette, certe cose. Per rispetto di chi ‘tira la carretta’.
E scusate il tono, ma proprio non posso non arrabbiarmi.
Anche se vi sembra scorretto.