Palermo, quel deputato con il vizietto della droga
PALERMO – “Ha mandato l’autista a comprare la cocaina“, secondo l’accusa. Ed è per questo che il deputato regionale Salvatore Cintola, 68 anni, dell’Udc, è indagato per peculato. C’è anche il nome del parlamentare fra i clienti della rete di spacciatori palermitani bloccati la notte scorsa dalla sezione narcotici della Squadra mobile che ha portato all’arresto di 29 persone.
Secondo i magistrati, Cintola, mentre era a Palazzo dei Normanni, sede dell’assemblea regionale siciliana, avrebbe dato disposizioni alla segretaria per acquistare la cocaina. E i soldi, circa mille euro in contanti, li avrebbe mandati con l’autista in auto blu. È per questo che il deputato è stato indagato. Come consumatore di stupefacenti non gli viene contestato alcun reato.
Agli atti dell’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Marcello Viola e dall’aggiunto Teresa Principato ci sarebbero le conversazioni intercettate al telefono fra uno spacciatore e la segretaria di Cintola, che discutono dell’acquisto di cocaina destinata al politico.
Nel 2004, dopo l’ennesimo dialogo, i poliziotti fecero irruzione nella segreteria del parlamentare, ex assessore regionale al Bilancio nel governo guidato da Salvatore Cuffaro, sequestrando dieci grammi di droga. Cintola è stato indagato nei mesi scorsi anche per corruzione dopo le dichiarazioni di Massimo Ciancimino su alcune tangenti pagate per i lavori di metanizzazione nei comuni siciliani.
L’indagine è emersa nell’ambito dell’operazione antidroga della notte scorsa che ha riguardato diverse città (Palermo, Napoli e Firenze). I 29 provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini, su richiesta dei Pm della Dda Emanuele Ravaglioli e Marcello Viola coordinati dal Procuratore aggiunto Maria Teresa Principato.
L’indagine, durata circa due anni, ha consentito di smantellare una ramificata associazione criminale, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, sopratutto hashish e cocaina, sul territorio nazionale ed in particolare nel palermitano. L’operazione denominata in codice “Dolly Show”, ha portato al sequestro, in più riprese, di oltre 60 kg di hashish e 4 kg di cocaina, trasportati da corrieri italiani tratti poi in arresto.
da La Sicilia
Sotto i dialoghi esilaranti tra il commissario Saracino(Totò) e l’ispettore di dogana Mastrillo (Nino Taranto) in “Totò contro i quattro” del 1963 per la regia di Steno.
Si parla anche di “cacaina”.