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Trama: Ron Burgundy è l’anchorman numero uno di San Diego e assieme alla sua squadra di giornalisti, tutti rigorosamente uomini, è all’apice del successo. Questo finché non arriva Veronica Corningstone, bionda agguerrita e decisa ad affermarsi proprio come primo anchorman donna…
La prima volta che ho potuto “ascoltare” e ovviamente vedere la leggenda di Ron Burgundy ero su un enorme autobus in Australia, diretta a una delle tappe dell’incredibile tour che mi avrebbe portata, tra le altre cose, ad Ayer’s Rock. All’epoca avevo capito il minimo indispensabile per farmi delle grassissime risate e ricordare questo film come un cult che avrei dovuto assolutamente recuperare... e la seconda visione ha ovviamente confermato la sensazione. E pensare che come attori non sopporto né Will Ferrell né Steve Carell, invece in Anchorman mi fanno entrambi morire dalle risate, basta solo che aprano bocca, ma non è solo questo a rendere il film uno dei miei preferiti. La verità è che, di solito, è molto difficile conciliare supercazzola farsesca al limite dell'incredibile e comicità un po' più "classica" perché o si rischia di avere un film talmente surreale che la risata viene strappata quasi per stupore, oppure una robetta stantia che ricalca sempre gli stessi cliché, invece Anchorman riesce a dosare tutti questi ingredienti e a tirarne fuori un mix vincente.
La storia segue il solito percorso successo-caduta-redenzione, con il protagonista dipinto come un ignorantissimo anchorman che tiene in pugno la città di San Diego (stay classy, San Diego) nonostante non sappia neppure presentare il notiziario senza leggere tutto quello che passa sul gobbo. Ferrell, conciato come una pornostar anni '70, è favoloso e inanella una gag dopo l'altra, degnamente spalleggiato dalla divertente Christina Applegate e, soprattutto, dal trio di presentatori formato da Paul Rudd, David Koechner e Steve Carell, ognuno dotato di un esilarante tratto distintivo e caratterizzato benissimo: solo per fare un esempio, il quoziente intellettivo del personaggio di Carell dovrebbe essere uguale, se non inferiore, a quello di Zach Galifianakis in Una notte da leoni, eppure fa ridere e non stufa perché ogni sua uscita è contestualizzata e centellinata, senza che la sceneggiatura lo renda il centro dell'attenzione. Dalla storia principale, di tanto in tanto si snodano dei siparietti zeppi di guest star che varrebbero da soli la visione del film per l'incredibile gusto dell'assurdo con cui sono stati girati (la battaglia tra anchormen è a dir poco favolosa) e persino i pochi numeri musicali, che di solito detesto, si incastrano perfettamente nella trama e sono molto piacevoli. Altro non aggiungo perché, per parafrasare un video de Er Piotta, Anchorman "nun va visto, va vissuto".. e come visione estiva è a dir poco perfetto!!
Di Will Ferrell (Ron Burgundy), Paul Rudd (Brian Fantana), Steve Carell (Brick Tamland), David Koechner (Champ Kind), Seth Rogen (il cameraman), Danny Trejo (il barista), Ben Stiller (Arturo Mendes), Jack Black (Steve Graff), Missi Pyle (la custode dello zoo), Tim Robbins (il bieco presentatore della tv pubblica) e Vince Vaughn (Wes Mantooth) ho già parlato ai rispettivi link.
Adam McKay è il regista e cosceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Wake Up, Ron Burgundy: The Lost Movie, Talladega Nights: The Ballad of Ricky Bobby (rifiuto di usare il titolo italiano, perdonate…) e Fratellastri a 40 anni. Anche produttore e attore, ha 45 anni e un film in uscita, Ron Burgundy: The Legend Continues.
Christina Applegate interpreta Veronica Corningstone. Americana, ha partecipato a film come Non dite a mamma che la babysitter è morta, Mars Attacks!, Wake Up, Ron Burgundy: The Lost Movie e ha doppiato Alvin Superstar 2 e Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può!. Ha inoltre partecipato alle serie Casa Keaton, 21 Jump Street e Friends. Anche produttrice, ha 42 anni e due film in uscita, tra cui Ron Burgundy: The Legend Continues.
Fred Willard interpreta Ed Harken. Americano, ha partecipato a film come Le notti di Salem, Roxanne, Giovani diavoli, Austin Powers – La spia che ci provava, American Trip – Il primo viaggio non si scorda mai, Wake Up, Ron Burgundy: The Lost Movie e a serie come Love Boat, Saranno famosi, La signora in giallo, Friends, Otto sotto un tetto, Clueless, Pappa e ciccia, Sabrina vita da strega, Innamorati pazzi, Ally McBeal, That’ 70s Show e Wizards of Waverly Place. Come doppiatore, ha lavorato per le serie I Simpson, I Griffin, Il laboratorio di Dexter, Kim Possible e per il film Monster House. Anche sceneggiatore, ha 74 anni e tre film in uscita.
Luke Wilson (vero nome Luke Cunningham Wilson) interpreta Frank Vitchard. Fratello “serio” di Owen Wilson, lo ricordo per film come Scream 2, Rushmore, Charlie’s Angels, I Tenenbaum, Charlie’s Angels – Più che mai, Il giro del mondo in 80 giorni, Wake Up, Ron Burgundy: The Lost Movie, My Super Ex-Girlfriend e Vacancy, inoltre ha partecipato alle serie X-Files e That’ 70s Show. Anche regista, sceneggiatore e produttore, ha 42 anni e sette film in uscita tra cui Ron Burgundy: The Legend Continues.
La prima bozza di sceneggiatura proponeva questi attori per i vari ruoli:John C. Reilly (Champ Kind, per come non sopporto quest'attore preferisco di gran lunga la scelta di Koechner), Ben Stiller (Brian Fantana, sarebbe stato perfetto!!), Ed Harris (Ed Harken), Dan Aykroyd (Garth Holliday, sarebbe stato sprecato per il ruolo), Alec Baldwin (Frank Vitchard, sarebbe stato simpatico da vedere!) e William H. Macy nella parte di un giornalista che poi non è stato usato per il film. Maggie Gyllenhaal, invece, aveva sostenuto il provino per il ruolo di Veronica. Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy è il primo di una trilogia non propriamente ufficiale denominata "Trilogia dell'uomo americano mediocre", il cui secondo capitolo sarebbe Talladega Nights: The Ballad of Ricky Bobby e che, molto probabilmente, verrà conclusa a dicembre quando uscirà in America Anchorman: The Legend Continues. Non vedo l'ora di poterci mettere le mani sopra, sperando che gli inetti titolisti italiani rifuggano l'orrenda idea di chiamarlo Fotti la notizia, sarebbe una delle peggiori bestemmie dopo Se mi lasci ti cancello. Nell'attesa che il film, comunque vogliano chiamarlo, esca, vi consiglio il recupero di Wake Up, Ron Burgundy: The Lost Movie, uscito solo in video e spin-off della pellicola principale, e di Nacho Libre (altro must australiano!) e Starsky & Hutch. ENJOY!!
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