Magazine Diario personale

Ancora con te.

Da Gattolona1964

Amore,

se mai morendo

ti lasciassi

o tu

lasciassi me,

promettimi

di non dare spazio al dolore.

Né morte,

né tempo

né spazio alcuno,

vale

quello che abbiamo

vissuto.

Possiamo rendere

le cose raggiunte,

concluse;

l’amore no,

non è finito.

Avremmo potuto

non incontrarci,

ma ci siamo incontrati

ed il tempo

non può più nulla

per noi.

(Federico Garcia Lorca)

Questa è una delle poesie più belle e significative che io abbia mai letto. La sento dentro ogni mia fibra, mi pulsa nelle vene e mi scoppia nella testa,è come se mi appartenesse e rappresenta ciò che con la mia voce non riesco a pronunciare e non pronuncerò mai più. Il destinatario di tale missiva è ancora vivente,  forse non lui non sa spiegarsi  con i fatti odierni e quotidiani ciò che io provo ancora per lui. E’ un sentimento nato tanti anni fa per scherzo, per dimenticare un altro pseudo amore, mentre un altro era in corso ed uno ne stava nascendo, una cosa di poco conto che doveva finire nell’arco di una sola notte di primavera ed invece….eccomi o eccoci? ancora qua a condurre le nostre vite, ognuno a modo proprio, ognuno a riflettere in modo solitario, sulla nostra storia paradossalmente solo platonica, ma intrisa di sesso e passione più di quanto non crediamo nemmeno noi, che siamo i protagonisti. Fu un amore titanico, lo è ancora ai giorni nostri, ma la vita cattiva e subdola, gli eventi collaterali ed altre persone che ci odiano, provano ogni istante ed ogni giorno a distruggerci: niente e nessuno finora c’è riuscito. La costruzione di un amore così intenso e duraturo, seppur così lontano, ma estremamente vicino non è spiegabile con il raziocinio, non trova giustificazione nell’essere, è una faccenda inspiegabile che possiamo solo accettare, constatandone la complessità e l’indissolubilità. Io da parte mia prego che questo muro di sentimenti non se ne vada mai più via da me. Personalmente i miei più grandi e devastanti amori sono passati sempre dentro a grandi sofferenze e dolori, come se il prezzo da pagare di tanta gioia e intensità fosse un dolore. Uno qualsiasi ma comunque un dolore da affrontare,un dolore da vivere e con il quale convivere. Più c’era dolore e più c’era e c’è amore. Strano a dirsi? Sono una persona molto complicata da amare, sono molto esigente e purtroppo ho il brutto vizio di fare paragoni con il passato, il mio passato è sempre e comunque il mio presente e temo…il mio futuro. Ma i sentimenti che so di aver dato in totalità e senza risparmiarmi mai, so di averli dati con sincerità, non sempre invece sono stata ripagata con eguale onestà e dedizione. Ma il destinatario vivente, che sa perfettamente a chi mi sto rivolgendo, sperando che abbia il tempo e la voglia di leggere il mio diario, sa anche che comunque andrà, io non lo dimenticherò mai e né cambieranno mai i sentimenti d’acciaio che provo per lui. Sono sempre qui, lo aspetto, non lo tradisco, non mi muovo, sono seduta sulla sponda del lago e aspetto, lo so che tornerà, devo solo stare calma ed aspttarlo. In fondo l’ho aspettato per diversi decenni, un anno in più o in meno che cosa vuoi che sia di fronte alla paura di non riaverlo più? Aspetto e prego di urlare di gioia per lui, attendo quel momento come si attende una morte serena e liberatrice di tanti mali oscuri. Sono parecchi anni che questo amore devastante per entrambi non ci consente di prendere pace, sono troppi gli elementi di disturbo e le concause intorno, non ci possiamo fare nulla, possiamo solo sperare che passi “a nuttata” e che domani sia l’alba di un nuovo giorno insieme. Lui ed io sappiamo che l’uno senza l’altra non siamo nulla, due meteore che vagano nello spazio al buio, ma insieme con fatica estrema e sudore intriso di sangue, costruiamo giorno per giorno il sole e sarà finalmente un sole tutto per noi due. In fondo, credo che dopo tutte queste bufere un po’ di luce ce la siamo meritata, non è vero caro e mai dimenticato Amore Mio?

Tua per sempre.


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