Nove peacekeeper delle Nazioni Unite sono stati uccisi ieri in un’imboscata nel nord del Mali.
Lo ha riferito in una nota Minusma, la missione dell’Onu nel paese del Sahel, sottolineando che l’agguato è il più grave finora commesso contro i “caschi blu”.
Nel comunicato si riferisce che l’imboscata è stata condotta sulla strada che collega Ménaka e Ansongo, non lontano dalla città di Gao.
A perdere la vita sono stati militari inviati dal Niger nel quadro di una missione cominciata nel luglio 2013.
Responsabili sarebbero gli uomini del Movimento per l'unità e la jihad in Africa occidentale .
Ossia fondamentalisti islamici che boicottano ogni ricerca di possibile pace.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)