di Maddalena Barattini
Dopo la pioggia, l’orto si è riempito di lumache. Un esercito.
Su ogni piantina di pomodoro, di melanzana, di iris…c’era una lumachina, che si cibava famelica.
È una lotta impari. Certo io sono più veloce, ma loro sono tantissime. Fortunatamente ancora non hanno la bomba atomica, se no ero finita.
Le ho raccolte, un barattolo non basta più, in una cesta di plastica, e liberate fuori città, periferia industriale di Tortona, capannoni, acacie, papaveri, biacospini, rovi…dove forse le lumachine si rifaranno una vita, o verranno mangiate dagli uccelli o dai ricci. Nel fosso formavano un ammasso enorme, Licia ha detto: “si abbracciano”.
Poi nell’orto, non ne ho visto più.
La sera annaffiando ho visto invece la prima lucciola, e mi sono emozionata… poi ho pensato: sarà mica una lumaca che fa segnali morse alle sorelle? Sono rientrata in casa veloce, con i piedi infangati…