Migliaia di nigeriani residenti nel nord-est, in particolare nella città di Gamboru Ngala, Stato di Borno, conquistata da Boko Haram la scorsa settimana, stanno scappando nel vicino Camerun.
Un flusso inarrestabile a destinazione di Mora, provincia dell’Estremo Nord, dove in pochi giorni sono arrivate più di 10.000 persone, mentre altre 6.000 sono state registrate nella località di Kolofata. I civili fuggono anche nei vicini Ciad e Niger. Lo riferisce il quotidiano locale Vanguard citando non meglio precisate fonti governative e di sicurezza.
I residenti di Gamboru Ngala che sono riusciti a mettersi al riparo hanno raccontato che i combattenti estremisti “uccidono le persone come se fossero galline”, mentre all’inizio “colpivano soltanto poliziotti e militari”.
Per il Vanguard almeno 29 persone sono state uccise negli ultimi giorni e 215 giovani sarebbero scampati al reclutamento forzato.
Gli insorti starebbero uccidendo i giovani che oppongono resistenza e si rifiutano di combattere al loro fianco contro i soldati nigeriani e camerunensi.
Un altro duro colpo per gli abitanti di Gamboru Ngala, dopo l’occupazione della località dai combattenti estremisti, è stato il pesante bombardamento aereo attuato sabato sera.
Non è chiaro se i raid siano stati compiuti dalle forze armate della Nigeria o da quelle del Camerun, che hanno incrementato i propri interventi nel nord-est del paese vicino.
Ieri il quotidiano nigeriano This Day, citando una fonte anonima, ha annunciato che i militari di Abuja sono riusciti a riprendere il controllo di Gamboru Ngala, ma per ora la notizia non è stata confermata da fonti ufficiali.
Una ragione in più per impegnarsi tutti e non solo in Nigeria,e/o in altri Paesi dell'Africa, bensì ovunque nel mondo (in particolare io penso al Medio Oriente) alligni quest’erba malvagia, che si chiama fondamentalismo islamico.
E che, oggi, si denomina Isis e che alimenta parecchie insane velleità in assenza completa del rispetto dei più elementari diritti umani.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)