YES - ROMA, CENTRALE DEL TENNIS
11 LUGLIO 2003
Nell'estate del 2003 vivo la mia personale favola Rock, grazie a un'intensa sequenza di concerti: 24 giugno King Crimson, 6 luglio Procol Harum, 9 luglio Jethro Tull, 11 luglio Yes e 14 luglio Robert Plant! E' un problema organizzarmi con il lavoro, ma alla fine ne vale davvero la pena. Nel 2003 gli Yes sono composti da Jon Anderson, Steve Howe, Rick Wakeman, Chris Squire e Alan White, quindi su questo biglietto lampeggia la scritta "Imperdibile"! E in effetti si tratta di un grande spettacolo, del quale perdo purtroppo i minuti iniziali, a causa del traffico romano... Ma brani come AND YOU AND I, AWAKEN, I'VE SEEN ALL GOOD PEOPLE, tanto per citare i primi che mi vengono in mente, fanno dimenticare presto questo piccolo inconveniente.
ROBERT PLANT - ROMA, CENTRALE DEL TENNIS
14 LUGLIO 2003
Sto proprio sotto al palco, e quando arriva Robert Plant, in ottima forma direi, penso subito a cosa stia pensando trovandosi davanti una manciata di appassionati, proprio lui che negli anni settanta ha riempito tutti gli stadi d'America con i Led Zeppelin. Dopo le prime canzoni invece, mi rendo conto di quanto sia inutile continuare a rimpiangere Jimmy Page, John Bonham e John Paul Jones, e che sarebbe meglio godermi il concerto. E devo dire che alla fine ci riesco, tanto più che ogni tanto il dirigibile fa capolino sopra le nostre teste. Certo, un dirigibile più piccolo e meno spettacolare di quello dei bei tempi, ma pur sempre in grado di volare...
ROGER WATERS - ROMA,CURVA SUD STADIO OLIMPICO
16 GIUGNO 2006
Dunque vediamo, DARK SIDE OF THE MOON dall'inizio alla fine, una lunga serie di brani tratti da WISH YOU WERE HERE, ANIMALS, THE WALL e THE FINAL CUT e addirittura SET THE CONTROLS FOR THE HEART OF THE SUN. Oltre a questo, i consueti effetti di scena alla Pink Floyd, una band di grande livello e una qualità del suono al limite della perfezione. Davvero non avrei potuto chiedere di più a questo concerto, che a tutt'oggi rimane uno dei più belli visti in circa trent'anni. Dopo aver lasciato il campo ai suoi ex colleghi per tanto tempo, alla fine Roger Waters ricorda a tutti, se mai ce ne fosse stato bisogno, quale fosse il suo ruolo all'interno dei Floyd. E lo fa in modo indimenticabile.
GUNS N' ROSES - ROMA, PALALOTTOMATICA
4 SETTEMBRE 2010
Acustica schifosissima, a dir poco scandalosa. Detto questo, e sorvolando sul fatto che questi non sono i Guns n' Roses ma una band diversa, devo constatare che Axl si muove molto sul palco e canta pure piuttosto bene. Lo dico perché ho visto le immagini del concerto di Rio del 3 ottobre scorso, durante il quale il cantante è in pessima forma. Tornando al mio di concerto, i tre chitarristi fanno un gran lavoro, così almeno mi pare d'intuire, e Axl snocciola i successi di un tempo, fra gli altri WELCOME TO THE JUNGLE, NOVEMBER RAIN, SWEET CHILD O' MINE e PARADISE CITY, alternandoli alle canzoni dell'ultimo CHINESE DEMOCRACY. Il tutto con una buona dose di energia. C'è tempo anche per un'improvvisata ANOTHER BRICK IN THE WALL, di Floydiana memoria!