Un agente della guardia nazionale è morto ieri e un altro è rimasto ferito in scontri a Oued Ellil, località a 70 km da Tunisi, la capitale, dov’era in corso un intervento delle forze di sicurezza.
La notizia la riporta l’agenzia di stampa ufficiale Tunis Afrique Presse (Tap), precisando che “trattative sono aperte con elementi terroristici all’origine dei disordini.
Mohamed Ali Araoui, portavoce del ministero dell’Interno, ha dichiarato che non meglio identificati “uomini armati sono rifugiati in una casa nella quale si trovano almeno due donne e alcuni bambini”.
Secondo la stessa fonte, le forze di sicurezza hanno bloccato l’accesso al quartier del sobborgo occidentale di Tunisi e sono dispiegate attorno all’abitazione nella quale sarebbero stati nascosti esplosivi.
Tuttavia sia le fonti governative che di sicurezza non fanno riferimento ad un sequestro di persone; sulla base di alcune informazioni è emerso che una delle donne in questione sarebbe la moglie di uno dei terroristi.
Lo stesso Araoui ha invece ricollegato i disordini di Oued Ellil all’operazione di sicurezza chel'altro ieri ha portato all’arresto di due terroristi a Kebili, nel sud del paese, accusati di preparare attentati nella regione.
Queste violenze si verificano a soli due giorni dalle elezioni legislative del 26 ottobre e a un mese dalle presidenziali del 23 novembre.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)