di Nicola Baratta
(Ecodifoggia.it)Il governo con la sua politica fatta di tasse su tasse, sta portando alla disperazione ed alla esasperazione numerosi imprenditori, che stretti nella morsa del fisco non ce la fanno più a reggere tale pressione. Nei giorni scorsi, a Roma già in tre avevano compiuto questo estremo passo, poi il 27 enne imprenditore toscano anch'egli sulla stessa strada. Ultimo in ordine di tempo un imprenditore di 52 anni di Napoli, non poteva più pagare le cartelle esattoriali che quasi quotidianamente lo angustiavano e preso dalla paura di non farcela, si è ammazzato lanciandosi dal balcone di casa sua. La politica adottata da questo governo, improntata al rigore, chiede sacrifici a tutti, ma gli unici a non sacrificarsi sono i politici stessi, per cui le regole non valgono mai. Allora di che parliamo? Se tutti dobbiamo tirare la cinghia, dovrebbe essere dato un segnale anche da chi tali disposizioni le emana, invece al governo, si predica bene, ma si razzola malissimo, rischiando di portare sempre più gente nel baratro. La notizia dei 950 mila euro usati per le agendine dei parlamentari, per dirne una, sono un vero e proprio schiaffo alla miseria, alla faccia di chi con soli 500 euro di pensione non riesce di sicuro a campare come si deve. Un parlamentare, prende circa 25 mila euro al mese, se paragonati al resto d'Europa sono 5 volte maggiori, vorremmo capire allora il perché i sacrifici toccano solo a noi comuni mortali, mentre a loro mai. Fino a che non si dimezzeranno i numeri dei parlamentari e le loro stesse indennità (oltre all'abolzione completa di tutti i loro privilegi pagati dalle nostre tasse!), questa storia andrà avanti ed i suicidi anche, perché c'è sempre più gente sul lastrico, rovinata dalle troppe tasse.