30 GENNAIO – Archiviata la sconfitta con la Roma – terzo ko consecutivo, secondo tra le mura del Bentegodi – per la squadra di Mandorlini arriva ora l’insidiosa trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Dopo gli incontri quasi proibitivi con Napoli, Milan e Roma – culminati, appunto, in altrettante sconfitte – per i gialloblù finalmente un match alla loro portata contro il Sassuolo. Partita tuttavia tutt’altro che facile visto che i neroverdi, oltre ad essere coinvolti a pieno titolo nella lotta per non retrocedere, sono reduci da una settimana particolarmente tribolata che li ha visti cambiare la conduzione tecnica. Esonerato, infatti, Eusebio Di Francesco – artefice della prima promozione in serie A della loro storia – la società di patron Squinzi ha chiamato a sedere sulla panchina emiliana, ironia della sorte, nientemeno che Alberto Malesani. Per il tecnico veronese, quindi, un rientro nel calcio che conta giusto contro il Verona, squadra della quale oltre ad esserne da sempre tifoso, ne è stato, purtroppo con alterne fortune, anche allenatore. La nostra memoria non può che tornare alla maledetta stagione 2001/2002 dove i gialloblù, guidati proprio dal tecnico di San Michele, dopo aver disputato un entusiasmante girone di andata – quello fu forse uno dei migliori Verona di sempre – furono protagonisti di un’inaspettata parabola discendente che culminò con una clamorosa e forse mai digerita retrocessione in serie B. Anche se la vittoria ha molti padri mentre la sconfitta è spesso orfana, Malesani fu poi indicato, forse ingiustamente, come unico capro espiatorio di quel fallimentare campionato, sul quale nessuno ha mai saputo spiegarne le vere cause. Ma di quella stagione come non ricordare anche la famosa sfrenata esultanza al termine del derby vinto in rimonta contro il ChievoVerona, esultanza che oltre a scatenare l’entusiasmo della tifoseria scaligera, incrinò fino a pregiudicarli irrimediabilmnete anche i rapporti fra lo stesso Malesani e il club della Diga, società che con il tecnico aveva raggiunto qualche anno prima la promozione in serie B. Alberto Malesani rappresenta per il calcio italiano un personaggio decisamente fuori dagli schemi, quasi un Peter Pan del mondo del pallone. Allenatore indubbiamente preparato – forse il vero padre del 3-4-3 – capace di ottenere in carriera risultati importanti, ma anche protagonista di stagioni a volte sfortunate, Malesani ha spesso condito il tutto con “uscite” originali, come la sfuriata – diventata un cult del web – nei confronti dei giornalisti greci, quando si trovava alla guida del Panatinaikos. La sua vita sportiva è sempre stata quindi caratterizzata da alti e bassi. Alle stagioni trionfali alla guida di Parma – con il quale conquistò Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Coppa Uefa – e Fiorentina, hanno fatto da contraltare stagioni più di basso profilo ed anche alcuni pesanti esoneri. Ora dopo l’ultima infelice parentesi di Palermo dello scorso anno – durata lo spazio di soli tre incontri – ecco la chiamata del Sassuolo che, dopo alcuni tentennamenti, ha individuato nel tecnico veronese l’uomo in grado di risollevare le sorti della squadra emiliana. Per lui – diventato nel frattempo operatore vitivinicolo – l’importante chance di rimettersi in gioco per dimostrare, nonostante i quasi 60 anni di età, di essere ancora un tecnico affidabile. Lo scherzo del destino, che lo porterà ad incrociare i colori del suo passato, ma soprattutto quei colori che non ha mai negato di amare, scatenerà sicuramente dentro di lui una girandola di emozioni, forse difficilmente mascherabili. Ma si sa, in occasioni come questa i sentimenti devono – anche se controvoglia – essere lasciati da parte per far posto agli obiettivi di ciascuno. Per gli uomini di Mandorlini l’obbligo di tornare a far punti dopo tre giornate a mani vuote mentre per i neroverdi, reduci dalla pesante sconfitta esterna di Livorno, la necessità di smuovere la propria deficitaria classifica. E dopo tanto tempo – l’ultima volta fu quando era alla guida del Parma – ecco quindi incrociarsi ancora una volta le strade di Hellas Verona e Alberto Malesani. “Ancora tu! Ma non dovevamo vederci più..?”
Enrico Brigi
Twitter @enrico_brigi
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