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ANCORA TU? MA NON DOVEVAMO VEDERCI Più??

Creato il 22 dicembre 2013 da Gowoman
ANCORA TU? MA NON DOVEVAMO VEDERCI Più?? 22 dic 2013  ANCORA TU? MA NON DOVEVAMO VEDERCI Più?? Posted by CECILIA
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Già,l’idea di entrare in una libreria,assaporarla,viverla ed uscirne con un lauto bottino ripromettendosi di non tornarci in un futuro troppo vicino balena nelle menti di tutti i libro-dipendenti come me!

Si perchè leggere non è solo una passione: leggere significa diventare qualcun altro attraverso personaggi scritti e descritti da qualcuno che vuole che il lettore si immedesimi in quelle persone da lui descritte; e attraverso questo “viaggio letterario” che il lettore scopre,consciamente e non,ogni volta un po’ di se stesso.

Ci ripromettiamo di vivere solo una vita per volta ma poi scopriamo quel libro appena uscito che,a quanto dice la quarta di copertina, sta parlando direttamente al nostro cuore,inviandoci nuove emozioni.

I LIBRI SONO UN CONTINUO CRESCENDO DI EMOZIONI.

I libro-dipendenti sanno di cosa sto parlando: quella sensazione che un buon libro è capace di lasciarti ad ogni pagina letta,passo dopo passo, quel petalo di narrativa in più nel cuore che arricchisce e rende migliore chi lo coglie e lo fa suo.
Noi libro-dipendenti siamo consci del fatto che abbiamo una vita, ma ciò non ci toglie e non ci fa sminuire la voglia di viverne un’altra, di essere qualcun altro per pochi attimi: le lunghe giornate faticose che,quotidianamente,ci portiamo appresso, lasciano in noi quell’amarezza che solo sane e confortevoli parole sanno osteggiare e ci fanno dimenticare la durezza di una vita piena di “se” e “ma” che,raramente, trovano risposte.

La conseguenza dell’essere libro-dipendenti è,oltre al prosciugamento del conto in banca, una particolare propensione alla creatività, la sola capacità umana che riesce a non renderci pazzi in questo mondo dove, quelli come noi, sono osteggiati da chi propone opere di scarsa qualità e creatività in televisione.
La creatività è il vero sale della vita: da una storia letta in un libro possiamo estrapolarne attimi e riviverli nella nostra mente come meglio crediamo; stravolgerli, inserirli in altre realtà, farli nostri e ripensarci giorno dopo giorno, non perdendo di vista però il nostro Io interiore, il solo in grado di ricondurci alla realtà.
Siamo animali sociali in grado di isolarci nel nostro fantastico mondo fatto di cellulosa e respirare a pieni polmoni l’aria di novità che ogni libro è in grado di regalarci. Riconosciamo subito,o quasi, la qualità di una lettura, immagazziniamo informazioni che poi proviamo ad usare nel quotidiano, lavoriamo di fantasia e di realtà a pari passo, non ci nascondiamo da chi siamo realmente, semplicemente spostiamo per qualche attimo l’attenzione da noi stessi a qualcun altro: un avventuriero, una principessa, un uomo comune che vive esperienze incredibili e cosi via finchè non troviamo il NOSTRO personaggio ideale al quale regaliamo tutto noi stessi, gli giuriamo eterna fedeltà e lo rendiamo il nostro libro preferito.

SIAMO NOI A SCEGLIERE I LIBRI O SONO LORO A SCEGLIERE NOI?

In particolari momenti della nostra vita, anche un non libro-dipendente come noi può trovarsi ad affrontare la meravigliosa avventura dell’entrare in una libreria e scegliere chi essere alternativamente a se stesso.
Ma siamo davvero noi a scegliere i libri,o sono loro che scelgono noi?
Ho spesso notato che, più una persona è in un momento di dubbio emotivo, più si butta sui romanzi classici e cerca la risposta ai suoi dubbi nelle storie scritte da persone a noi lontane in linea epocale, come se loro avessero avuto la risposta prima ancora che la domanda venisse formulata.
Vedendo ciò mi viene da pensare che siano i libri a scegliere noi, a richiamarci al loro servizio.
Ci incantano con le loro belle copertine e ci portano via l’anima, e non possiamo fare altro che ringraziarli per quanto fanno per noi, per quanto ci tengono vivi.

 

 


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