E’ evidente che qualcosa non funziona nel rapporto che la moderna città di Siracusa, poco degna erede della celeberrima e pulcherrima Polis descritta da Cicerone, ha con le proprie antichità.
Solo alcuni esempi. Ripenso all’SOS lanciato tempo fa da Enzo Maiorca al Ministro dell’Ambiente che denunciava le insidie del nuovo Piano Regolatore Generale che non avrebbe frenato la nascita dell’ennesimo villaggio estivo nell’ultimo tratto di costa rimasto libero, tra Massa Olivieri e Pillirina; alla paventata eventualità degli ennesimi sventramenti per la costruzione di due nuovi porti turistici; allo sconcerto, anche nostro, per lo stato in cui versano le rovine della città, già manifestato sul questo blog, dopo una gita con gli studenti universitari.
Ed ecco, in ordine di tempo, la perla più recente balzata all’onore delle cronache… Il 12 ottobre “I partecipanti alla Targa Florio avrann
Per l’occasione il monumento è rimasto chiuso ai turisti che, furibondi, avevano inutilmente pagato il biglietto … Come facile immaginare sono fioccate proteste, partiti appelli e sottoscrizioni. Non a torto si chiedono le dimissioni di chi ha concesso l’autorizzazione … in altri termini, stavolta, è l’operato della stessa Soprintendenza ad essere messo sotto accusa…
E pensare che spesso qualcuno ha auspicato (ed altri, a ragione, hanno paventato) che proprio il modello di Soprintendenza siciliano, regionalizzato, potesse venire esportato e riprodotto nel resto d’Italia … !!