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Sintesi dell’incontro regionale di Siracusa del 15 giugno. Coordinamento Regionale “Si può fare. Per il lavoro di comunità”

Creato il 26 giugno 2015 da Raffaelebarone

L’incontro di Coordinamento Regionale svoltosi a Siracusa il 15 giugno scorso avente per tema “A che punto siamo con i Progetti Terapeutici Individualizzati e i Budget di Salute? Confronto tra operatori dei servizi, terzo settore,familiari, utenti” ha visto la partecipazione di circa 25 persone in rappresentanza di 4 provincie (Siracusa, Messina Catania e Palermo). Il coordinamento di Siracusa era presente con la portavoce Nunziatina La Rosa ,Tati Sgarlata, psichiatra del DSM di SR e un cospicuo numero di familiari dell’associazione Afadipsi. Presenti inoltre Raffaele Barone del Gruppo Regionale per l’applicazione del Piano Strategico, Don Pippo Insana della Casa di Solidarietà e Accoglienza di Barcellona PG, Valentino Sturiale, psichiatra del DSM di Messina la Dott.ssa del Adriana Ferruccio del Servizio Sociale dell’ASP di Messina, Enzo Sanfilippo del DSM di Palermo
Ha aperto i lavori Enzo Sanfilippo del Coordinamento di Palermo ringraziando il gruppo di Siracusa per l’ospitalità e sottolineando l’importanza di questo secondo incontro regionale. Infatti mentre sono preziosi il lavoro e le comunicazioni su internet è sempre un’altra cosa incontrarsi guardandosi negli occhi, condividendo il piacere e la gioia di stare insieme dando spazio anche alle emozioni più intime (come è avvenuto a un familiare) o la frustrazione, l’inerzia e il disagio istituzionale e politico che scoraggia a volte anche gli operatori più motivati. Questo è stato soprattutto, il breve ma intenso incontro di Siracusa.
Gli interventi che si sono succeduti danno l’immagine di una regione dove, anche se con grandi difficoltà, esistono ormai diverse esperienze di psichiatria di comunità che incontrano il gradimento di utenti, familiari ed operatori con un livello elevatissimo di qualità percepita e di professionalità, anche per l’impegno e l’entusiasmo di giovani e qualificati operatori sia nella gestione di strutture residenziali diverse dalle CTA, (cosiddette a bassa soglia ma che hanno accolto ed accolgono soggetti anche gravi) sia nella creazione e gestione di imprese sociali per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. A questo proposito, a sottolineato Enzo Sanfilippo le recenti inchieste di Mafia Capitale possono segnare uno spartiacque sulla qualità delle esperienze di cooperazione sociale e inserimento lavorativo: mai più progetti di inserimento lavorativo che non partano da Progetti personalizzati di cui siano garanti e controllori i servizi pubblici! Mai più mega-appalti concessi sulla scia di emergenze, ma tante piccole esperienze che coinvolgano soggetti svantaggiati in gruppi a forte valenza comunitaria che i servizi di salute mentale possono oggi contribuire a far rinascere, con una professionalità rinnovata: a patto che si sia supportati da norme e linee di procedure chiare e vincolanti. Il PTI con Budget di salute può costituire pertanto un elemento innovativo e determinante in questo particolare snodo delle politiche sociali.
Viviamo una possibile stagione di svolta. Raffaele Barone ha riferito della grande consapevolezza e sensibilità dell’Assessore Lucia Borsellino su questi temi.
È fondamentale dare continuità a queste nuove esperienze che stanno per iniziare con alcuni progetti rivolti a pazienti dimessi dall’OPG, con strumenti legislativi adeguati estendendo queste nuove modalità di intervento a tutta l’utenza dei DSM.
Si è parlato poi del Progetto del Piano Sanitario Nazionale che la Regione Sicilia ha proposto a tutte le ASP del territorio, in fase di avvio in tutti i DSM della regione. Il Progetto che come acronimo la sigla “TSMEA” finanzierà varie azioni per rendere operativo Il Piano Strategico del 2012 (Promozione dell’associazionismo degli utenti e dei familiari, sperimentazioni di PTI con budget di salute, percorsi per l’inserimento lavorativo, azioni di formazione per operatori pubblici e del terzo settore, avvio operativo dei Piani di Azione Locale).
Questo Progetto, fa riferimento alle evidenze scientifiche relative agli esiti positivi della psichiatria di comunità o degli interventi recovery oriented e si propone di contribuire al superamento della psichiatria basata sulla logica aziendalistica del mero accreditamento e della semplice erogazione di prestazioni.
Già in ambito ”sanitario” sarebbe opportuno un intervento normativo che indichi queste esperienze (ma più chiaramente ed in maniera definitiva ricomprese nei LEA) come golden standard dei Piani di Azione Locale con meccanismi, anche economici, premiali per le ASP che le intraprendono, superando la logica della retta giornaliera verso la trasformazione in PTI con BdS.
Con PTI/BdS sarebbe possibile dare risposte immediate a problematiche relative alla fascia adolescenziale, ai soggetti con doppia diagnosi, dca etc., che spesso vengono indirizzate fuori Regione.
Sul fronte “socio-sanitario” Raffaele Barone e Valentino Sturiale hanno informato sul recente documento esitato dal Gruppo di Lavoro Interassessoriale e Interistituzionale nominato con D.A. n. 17 del 12 settembre 2014.
Questo documento rappresenta un’altra importantissima occasione per il cambiamento e per dare stabilità e sostenibilità alle iniziative di psichiatria di comunità. E’ previsto uno spazio di interlocuzione con l’ARS prima della emanazione del relativo Decreto Interassessoriale che il Coordinamento dovrebbe utilizzare anche in vista del Piano Socio-Sanitario che sarà fondamentale per assicurare le necessarie e stabili fonti di finanziamento.
Il Documento prevede espressamente il Budget di Salute, metodologia che dovrebbe essere prevista con standard riferiti agli abitanti come i posti letto in struttura residenziale sociosanitaria ed accogliere con una soglia di spesa più bassa ma adeguata i soggetti in uscita dai BdS “sanitari” con particolare riguardo alla popolazione anziana in modo da evitare ulteriori forme di squallida cronica segregazione.
Da non sottovalutare il sostegno allo sviluppo delle imprese sociali di comunità e delle reti di imprese per gli aspetti relativi al diritto al lavoro come fonte di reddito effettuale e di finanziamento dei BdS e il ruolo che devono avere i Comuni: esempio importante le quote di solidarietà negli appalti pubblici come previsto dalle norme europee come di recente ha fatto l’amministrazione comunale di Catania.
La psichiatria di comunità deve poter compartecipare alle scelte dei territori che devono essere sempre più socialmente responsabili per innalzare il capitale sociale e la qualità della vita non solo dei soggetti fragili, ma di tutti noi cittadini.
Tati Sgarlata, del Coordinamento Si può fare di Siracusa, ha proposto l’organizzazione di un convegno sul tema dei PTI/Budget di Salute invitando un esperto nazionale sul tema. È stata fatta la proposta del Dott. Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Modena, autore del libro Manuale pratico per l’integrazione sociosanitaria. Il modello del Budget di Salute. La proposta, in linea di massima, è stata accolta e sarà oggetto del lavoro organizzativo regionale che cercheremo di avviare prima della pausa estiva. Si proporrà di invitare il Dott. Starace nell’ambito delle azioni formative del progetto TSMEA.
Enzo Sanfilippo, Palermo
Valentino Sturiale, Messina



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