Ancora un nulla di fatto a Wall Street
Prima del grande ponte, Thanksgiving e Black Friday, Wall Street termina ancora invariata. Da segnalare il crollo di Hewlett Packard dopo un profit warning.
Seduta che inizia ormai nel modo consueto, prima le vendite, poi un repentino recupero che riporta gli indici subito in territorio positivo, ciò che è mancato oggi è stato lo sprint finale, anzi nell’ultima mezz’ora di contrattazione si sono persi tutti i guadagni.
17.823; 17.792; 17.812 e 17.813 punti, Wall Street pare trovarsi in mezzo ad un guado, il massimo assoluto, stabilito il 19 maggio scorso, non è molto lontano, solo 2,8 punti percentuali, ma il 24 agosto eravamo sotto di 13 punti percentuali rispetto al fixing odierno.
Per molti analisti il mancato superamento dei massimi assoluti dovrebbe essere inteso come un forte segnale ribassista, per altri il momento critico di agosto è stato brillantemente superato ed ora al massimo avremo solo fasi ribassiste contenute come quella che abbiamo sperimentato nella prima metà del mese in corso.
Insomma il “forte storno” per la gran parte degli analisti è perlomeno rinviato all’anno che verrà, personalmente invece continuo a consigliare prudenza.
Wall Street ha finora sempre dato la sensazione di avere tutti gli anticorpi necessari per sopportare qualsiasi crisi, ma quelle sei ormai celeberrime sedute del dopo-ferragosto sono sempre lì e servono da monito per coloro che ritengono Wall Street un gigante imbattibile.
Domani sarà il giorno del Ringraziamento e venerdì assisteremo alle consuete scene che ormai siamo soliti vedere nel Black Friday.
Ed il copione sarà sempre lo stesso, tutti a misurare la lunghezza delle file fuori dai negozi per poi fare i conti e capire così se lunedì prossimo a Wall Street sarà bene comprare o vendere.
Nessuno però racconterà la verità, non vi diranno infatti chi dà quei soldi agli americani per comprare, e comprando fanno salire la Borsa, e facendo salire la Borsa si creano ancora quei soldi che saranno dati agli americani per comprare, e comprando … finché un giorno …
Dow Jones (+0,01%) ancora un gran recupero per Pfizer (+2,82%), ancora un record storico per Nike (+1,22%) ed ancora un rialzo per Unitedhealth (+1,08%)
Prese di profitto per Microsoft (-1,03%), General Electric (-0,98%) e Boeing (-0,82%).
S&P500 (-0,01%) bissa l’ottima performance della vigilia anche Allergan (+2,84%), cerca di riprendersi CVS Corp. (+1,79%) e continua a mantenersi su livelli di eccellenza il biotecnologico Gilead Sciences (+1,14%).
Il mercato non ha gradito il profit warning di Hewlett Packard (-13,66%), in calo inoltre Dow Chemical (-2,74%) e Conocophillips (-1,70%).
Nasdaq (+0,26%) dopo i quasi sette punti recuperati ieri, oggi ne guadagna otto Keurig Green Mountain (+8,00%), rimbalza Vimpelcom (+6,82%) e torna in auge Tesla (+5,22%)
Decisamente più ridotti i ribassi: Biomarin Pharma (-1,78%), Baidu (-1,72%) e Jd.Com (-1,19%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro