Magazine Ciclismo
Dalla fatica ha alzato le braccia solo dieci metri dopo la linea bianca. Bravo Thor!
Gilbert era il più temuto, ed ha rispettato il pronostico come possibile protagonista. Per un pelo non saluta tutti e arriva al traguardo.
ANCORA UN’ALTRA VOLATA, PER L’AFFERMAZIONE STORICA DI THOR USCHOVD.
QUANDO PHILIPPE GILBERT SEMBRAVA VEDERE L’IRIDE, RIENTRA IL GRUPPO E L’EPILOGO E’ UNA FOTOCOPIA DELLA CORSA UNDER 23 E DONNE ELITE. BRAVA L’ITALIA, FINO ALL’ULTIMO GIRO. PER POZZATO MEDAGLIA DI LEGNO.
Sono 4 gli “eroi di giornata” che arrivano ad avere 20’ di vantaggio. Il gruppo ricuce gir dopo giro, e la corsa vera inizia con Tosatto, Nibali e Visconti che forzano per indurire la gara. Pozzato resta a ruota dei migliori.
Ad un tratto Nibali allunga e costringe gli altri a spingere sui pedali, ma l’italiano viene ripreso. Freire e Cancellara restano staccati in un primo momento, poi rientrano nel gruppo di Gilbert, Pozzato ed Evans.
A 22 dalla fine il gruppo ritorna compatto, ed il Belgio attacca per fare ancora selezione. Cancellara molla al suono della campanella dell’ultimo giro.
Sulle ultime due salite di giornata, quando i capitani non velocisti devono uscire, Gilbert allunga e fa a pezzi il gruppo dei migliori. Per 5 minuti Gilbert sembra andare via, ma poi il gruppo rientra approfittando della strada in discesa.
Dopo la corsa degli under 23 e delle donne elite, è ancora una volata l’epilogo del Mondiale australiano. Ed è la Norvegia con Thor Uschovd ad avere la meglio davanti al danese Breschel e al ciclista di casa Allan Davis.
Filippo Pozzato vince l’antipatica medaglia di legno, mancando proprio nell’ultimo giro causa crampi, sentendo Pozzato alla fine.
1° Tohr Uschovd (NOR)
2° Brescel (DAN)
3° Davis (AUS)
4° Pozzato
5° Van Avermaet (BEL)