Doverosa premessa: perdonate il titolo nuovamente in inglese. É che mi hanno detto che esco meglio indicizzata. Ho già in mente il titolo per il prossimo post: Ai uanna sgheps. Vedrete come schizzo in vetta alle classifiche nei motori di ricerca!
E insomma, il 2011 ha ormai le ore contate. Non che non sia stato un anno interessante. Magari non facile, ma di certo stimolante. Un anno di novità a volte anche impegnative. Di grandi conquiste, viaggi avventurosi, piccole fuitine e intense riflessioni.
Di parole inventate, canzoni stonate e letture impegnate (a proposito, sono in arrivo nel 2012 nuove recensioni e nuove canzoni).
Un anno importante. Che però forse non mi mancherà nemmeno troppo. Fra poche ore “ruzzoleremo nel 2012“ (come dicono i tedeschi) e, come spesso accade, le speranze, le aspettative e i progetti per il nuovo anno si sono andati accumulando negli ultimi giorni. E poichè credo fermamente che il massimo del piacere sia nel tendere verso i propri obiettivi con corpo, mente e anima, a volte ancor di più che nel raggiungerli, quello che vi auguro e che questo nuovo anno sia ricco di sfide da vincere, sogni da realizzare, legami da stringere e affetti da conquistare.
Che sia un anno avventuroso e creativo. Un anno pieno, vivo, vero. Un anno vissuto senza risparmiarsi, credendo fermamente in tutto ciò che si spera.
Un augurio speciale a tutte le “pance” (soprattutto se alla loro prima volta) che nel 2012 conosceranno chi da lì dentro tira tutti quei calci piazzati. Qualche piccolo consiglio per voi. Nella valigia per l’ospedale non scordate quintali di cioccolatini (serviranno a farsi perdonare da tutti quelli che insulterete durante il travaglio), un buon libro (che non leggerete) e un lettore mp3 (che non ascolterete). Portarli con voi vi darà però l’illusione che la vostra vita uscirà da quell’ospedale identica a come c’è entrata. In realtà posso assicurarvi che nulla sarà più come prima e in una maniera che magari all’inizio potrebbe sembrarvi un tantino tremenda. Col tempo però imparerete ad amare la vostra nuova vita, e l’esserino che ve l’ha stravolta, come ora non potreste nemmeno immaginare. Cose grandi vi attendono: vivetele con passione! Non date retta a chi durante il parto vi dirà che non siete le prime nè tantomeno le ultime. Sarà anche vero. Ma questo è il vostro bambino, il vostro parto, ma soprattutto la vostra vita. Perciò sentitevi libere di comportarvi come se foste le prime e, per quanto ne sapete, anche le uniche. È vostro pieno diritto.
I Maya dicono che questo sarà il nostro ultimo anno. Vero o no, a mio parere, ci donano una grande opportunità: quella di viverlo intensamente, facendo del nostro meglio perchè sia un anno memorabile. Un anno di cui andare fieri.
E infine rinnovo il mio augurio in rima per tutte le mamme. A volte è dura, è vero, ma diciamocelo: chi è che fa un “mestiere” più bello del nostro?
Buon Anno a tutti.