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And it’s always been the same, same old story… Ovvero… C’è un muro e continuerà sempre a esserci…

Creato il 14 gennaio 2015 da Cineclan @cineclan1

Ci sarà sempre un muro tra mio padre e me. Siamo come due rette parallele destinate a non incontrarsi mai. Due universi convergenti ma contrari. Due mondi spazio-temporali agli antipodi.
E non può accusarmi di non averci provato.  C’ho provato tante di quelle volte e in tanti di quei modi da poterci scrivere un manuale  ovvero “Come far capire a tuo padre perché fai cinema”.

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È difficile, se non lo fai, capire perché una si ostini a fare un lavoro ai limiti della follia, mal pagato e bistrattato. Lo capisco. Come puoi capire una che per due lire si fa 90 km al giorno per andare in ufficio? Come puoi capire una che torna a casa praticamente solo per dormire? Come puoi capire una che è al telefono anche durante le feste comandate? Come puoi capire una che ha basato la sua dieta su caffè e panini?
Non puoi capirlo, lo so.
Sarebbe come spiegare l’essere innamorati. Sarebbe come spiegare perché ti commuovi guardando Opie che picchia lo sceriffo per farsi arrestare con Jax in Sons of Anarchy. Sarebbe come spiegare perché avresti voglia di chiamare Gaiman dopo aver letto Neverwhere.
Sarebbe come spiegare perché i 24 squilli di telefono all’inizio di C’era una volta in America ti sconvolgono l’anima a ogni visione.
Sarebbe come spiegare cos’è il priscio.
Il priscio non puoi spiegarlo. È quell’estasi che si impossessa di te quando scopri qualcosa che prima non sapevi o non credevi esistesse. Il priscio è un nuovo album dei Foo Fighters. Il priscio è aspettare il nuovo film di Malick. Il priscio è Once more, with feeling di Buffy.
Il priscio è priscio e se non lo vivi, non puoi capirlo. Se mi capisci, allora sai…

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