Sogno
cammino su un filo fragile di vento
cammino e inciampo a ogni passo
cammino per tenderti la mano
ma ti tocco
e tu precipiti con me
Spade
danziamo ancora sul filo delle spade
danziamo ancora
sull’asse dei ricordi
tu lanci il sasso
e io raccolgo l’onda
poi le sirene smetton di cantare
la notte scende
resto senza te
Pelle
regalami la tua pelle
per favore
per poter ascoltare le ombre amiche
rintocca il tempo
tra speranze e rabbie
tu sfumi ancora
in volo senza me
Neve
vorrei spogliarti
di tutte le parole
e poi succhiare assieme a te
il silenzio
di balbettanti sorrisi
e di farfugli
di pigolii neonati
d’alba fresca
vorrei denudarti del vissuto
del parlato
e di tutti gli imbrogli
vorrei ricucire una favella
che risuoni ogni giorno
nuova lingua
per noi
soltanto
bianca e pura
neve
(di Marina Torossi Tevini)