Magazine Diario personale

Andar per Anime

Da Tmartino @pointlessmuse
Mundus patet! La Terra si apre. In questi giorni la mia Terra è scossa da continui terremoti e ci avviciniamo a Calenda, il periodo in cui la Terra si apre e gli Avi sono liberi di andarvi a loro piacimento.Interpreto il segno come infausto, avverto l'irrequietezza dei miei Lari e dei miei Lasa.Si svegliano i colubri e avverto freddo fin nel midollo, dentro le ossa.Appresi da mia Nonna della Processione delle Anime, il "Cursus", quando ancora ero bambina e da lei imparai ad "andar per Anime" e a placarle facendogli Via col fuoco e nutrendole di fave e fagioli. Le prime per la fame di Vita, i secondi per la Rinascita. Momento di scambio. Momento di doni. Reciproci. E di viole del pensiero, seminarne costituisce il dono dei vivi ai morti, è la loro materializzazione nel giardino consacrato agli Invisibili.Periodo di purificazione. Preparazione.Periodo di domande e risposte, di Profezia con, dalle e sulle ossa.
Il tutto nell'attesa della Notte in cui il Velo è sollevato.
"In quella notte si diceva che non si doveva uscire di casa perchè i morti facevano la processione e non si doveva intralciargli la strada. Si andava a dormire dopo aver detto il rosario e si lasciava il tavolo apparecchiato con castagne e fagioli cotti per i morti che sarebbero ritornati nella loro casa".
"Alla finestra si lasciava un lumino acceso che doveva indicare ai morti la strada del ritorno"
(...) All'alba la famiglia contadina si alzava per lasciare liberi i letti alle anime che dovevano riposarsi:"Bisognava alzarsi presto perchè dicevano che i morti dovevano andarsi a riposare loro". (...) Oltre alle castagne, il piatto tipico di questi giorni particolari era la zuppa di ceci. (...) "nel giorno dei morti bisognava mangiarli e poi nel pomeriggio si andava a seminare un po' di grano"
(Grimaldi, pag. 209).





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