Giuro che la mia è una storia che vale la pena leggere fino in fondo e pubblicare. Vorrei raccontarvi cosa incontra sul suo cammino una cittadina per andare a fare un pic nic al laghetto dell'Eur, usando i mezzi pubblici.
Oggi, domenica 30 Marzo 2014, ho deciso di recarmi al Laghetto dell'Eur per ammirare i ciliegi in fiore, qui di seguito elenco le situazioni in cui mi sono imbattuta:
1) Ponte Mammolo è sommerso più del solito da bancarelle. Inoltre ho visto per la prima volta una zingara con il telo pieno di robaccia in vendita (stanno ampliando il territorio? Deve essere redditizio...) indicata nella foto con una freccia.
2) Le scalette che dalla metro arrivano al laghetto puzzano di urina, due diverse percorse, entrambe maleodoranti.
3) Incivili parcheggiati in maniera imbarazzante lungo le strade limitrofe al laghetto, compreso soggetto che ha i soldi per comprarsi una certa macchina che non so quanta benzina consumi, ma che non ha i soldi per metterla in un garage o sulle strisce blu (oggi anche gratuite credo) e la parcheggia beatamente sullo stop (una macchina gli si era pure fermata dietro, credendo che stesse rispettando lo stop... e invece!).
4) Dopo il pic nic, mi reco a prendere la metro alla fermata Eur Palasport direzione Termini. Passo l'abbonamento e una tizia dietro di me tenta di fare il trenino. Io mi blocco e non la faccio passare. La tizia non retrocede, le porte quindi non si chiudono, mi giro per capire cosa volesse, e lei mi dici " Grazie". Le rispondo " Grazie un corno", alché finalmente capisce e retrocede.
5) Torno a Ponte Mammolo per prendere l'autobus che mi riporterà a casa. Salgo sul bus, partito puntuale, un ragazzetto imbecille, italiano, prende e scrive con un pennarello sul vetro del bus. Io rimango allibita. Il tizio scende, non so che dirgli, è pure grosso, io sono una nanna, non voglio finire ammazzata. Stomacata, provo a vedere se la scritta si pulisce con un fazzoletto. I suoi amici rimasti sul bus mi guardano, e uno dice ad un altro, non so se per ironia o meno, di darmi una mano. Io gli rispondo che se avessero voluto avrebbero dovuto fermare l'amico, e che di viaggiare nella merda non mi piace. Fortunatamente la scritta va via. Loro rimangono zitti. L'unica persona a dirmi qualcosa è una signora non italiana, che mi dice di essere una brava ragazza. Grazie signora, fa piacere sapere che qualcuno che apprezza c'è. Allego testimonianza fotografica della pulitura.
Aiutatemi vi prego, io non ne posso più di vivere così, facciamo qualcosa per questa città.Lucilla