Andiamo al cinema !

   “VIVA RIVA !”(2010) di  DJO TUNDA WA MUNGA-

   COPRODUZIONE FRANCO-BELGA-SUDAFRICANA

   Il regista di “Viva Riva !” è il congolese Djo Tunda Wa Munga, il cui film ha riscosso un 

   notevolissimo successo in tutta l’Africa, a partire dalla Nigeria, dove si è aggiudicato ben

   sei premi all’ultima competizione dell’African Academy Awards.

   E mi riferisco a quello quale miglior film in concorso, per la migliore regia, per la fotografia,

   per la sceneggiatura e, infine, per il migliore attore non protagonista e la migliore attrice non

   protagonista.

   Dopo essere stato proiettato in diciotto Paesi africani (Sudafrica, Uganda, Lesotho, Swaziland,

   Mozambico, Senegal, Mali, Camerun, Burkina Faso, Zambia, Namibia, Zimbabwe,Repubblica

   Democratica del Congo, Nigeria e Ghana) arriverà anche in Europa e, speriamo presto, pure

   in Italia.

   Il genere è  quello del thriller d’azione e la storia è ambientata a Kinshasa, capitale della

   Repubblica democratica del Congo.

   Una città difficile, dove il malaffare regna indisturbato  per via della complessità  politica,

   che si vive  nel quotidiano e che, piuttosto spesso, spietatamente  si traduce in emarginazione.

   Si raccontano nel film le vicende di un giovane ambizioso e dal passato oscuro, appunto Riva,

   mutuato, il nome, senza dubbio, dall’omonimo calciatore italiano di successo, che ritorna nella

   sua città natale, appunto Kinshasa,”la maliarda” , crocevia d’ogni genere d’affari loschi e no,  

   dopo dieci anni trascorsi all’estero, ed è deciso a fare, a tutti i costi, la” bella” vita.

   Ma la ricchezza che ostenta, ottenuta anche attraverso la vendita al mercato nero di scorte di

   benzina, è stata sottratta ai suoi ex-boss angolani, che sono decisi a fargliela pagare. Pertanto

   l’obiettivo ambito non sarà mai, dal” nostro” ,centrato. Anzi egli finirà con il racimolare solo

   guai.

   Conclusione? Sotto il profilo strettamente della tecnica cinematografica i premi assegnati sono  

   più  che ben meritati.

   Ovviamente da Dio Tunda Wa Munga  ci aspettiamo che continui a sorprenderci, perché ne ha

   le doti.

    Tutte.

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)