Magazine Cinema
Il biopic su Steve Jobs firmato Danny Boyle è il "piatto forte" di un weekend cinematografico all'insegna del cinema d'autore: escono infatti anche il probabile vincitore dell'Oscar per il miglior film straniero, l'ungherese Il figlio di Saul, edulcorato drammone sui campi di sterminio (la prossima settimana è quella della Memoria) e il vincitore del Leone d'Oro di Venezia 2015, il venezuelano Ti guardo, storie di ragazzi di vita e infanzia repressa nei bassifondi della Caracas odierna. Un bel tris di ottimi film, per cinefili veri...
STEVE JOBS
(di Danny Boyle, Usa 2015)
Michael Fassbender come protagonista, Denny Boyle in cabina di regìa e Aaron Sorkin autore della sceneggiatura: basterebbero questi credits per farci attendere con impazienza la biografia del creatore della Apple, uno degli uomini più influenti dell'ultimo secolo, icona affascinante e positiva di un "capitalismo dal volto umano" che non mancherà di sollevare discussioni. Sulla carta, affascinante.
aspettativa: ★★★★☆
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IL FIGLIO DI SAUL
(di Laszlo Nemes, Ungheria 2015)
Auschwitz, 1944. All'ebreo Saul Auslander, deportato nel campo di sterminio, tocca il destino più terribile: avrà (momentaneamente) salva la vita, ma verrà adibito dai nazisti a "ripulire" le camere a gas, ossia a raccogliere i poveri corpi dei suoi connazionali uccisi e stiparli nei forni crematori. Finchè un giorno, tra quei resti, scoprirà il cadavere del figlio... è il favorito numero uno all'Oscar per il miglior film straniero, nonchè vincitore del Premio della Giuria a Cannes. Bisognerà vedere il livello e la sostenibilità del dolore.
aspettativa: ★★★☆☆
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TI GUARDO
(di Lorenzo Vigàs, Venezuela 2015)
Arriva finalmente in sala il Leone d'Oro (a sorpresa) di Venezia 2015: Armando Marcano (un bravissimo Alfredo Castro) è un odontotecnico che adesca in casa sua ragazzi minorenni per osservarli mentre si spogliano, senza toccarli con un dito. Finchè un giorno uno di questi ragazzi di strada finirà per cambiargli la vita... la storia è ambientata nel Venezuela di oggi, simbolo di sofferenza, rabbia repressa e voglia di cambiamento. Da vedere.
aspettativa: ★★★☆☆
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SE MI LASCI NON VALE
(di Vincenzo Salemme, Italia 2016)
Il "solito" film di Salemme, la "solita" commediola italiana degli equivoci, con i "soliti" protagonisti di sempre. Il format è collaudato, per non dire usurato. Per chi si accontenta...
aspettativa: ★★☆☆☆
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ESCONO ANCHE:
PICCOLI BRIVIDI (di Rob Letterman, Usa 2015)
THE PILLS SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE (di Luca Vecchi, Italia 2016)
IL PAESE DOVE GLI ALBERI VOLANO (D.Barletti, I.Quadri, Italia 2016)
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