Andrea Dossena: “il Colosso di Lodi” e i suoi traguardi in azzurro

Creato il 20 aprile 2015 da Vesuviolive

Dopo le ultime notizie da Londra circa l’accusa di  furto ai grandi magazzini, ripercorriamo la carriera dell’ex azzurro Andrea Dossena, attualmente in forza al Leyton Orient, squadra londinese di League One.

Il calciatore è nato a Lodi nel settembre 1981. Mancino, gioca sulla fascia sinistra come terzino o come esterno di centrocampo. Cresce calcisticamente nel Fanfulla e successivamente nelle giovanili dell’Hellas Verona. Debutta tra i professionisti proprio con gli scaligeri nella stagione 2001-2002. Il campionato si conclude con la retrocessione dei gialloblù in Serie B e Dossena conquista un posto da titolare. Nell’Agosto del 2005 Andrea passa in prestito al Treviso che si ritrova in Serie A a seguito della revoca della promozione al Genoa a causa di illeciti sportivi e del Torino per fallimento. La stagione 2005-2006 si conclude con la retrocessione della squadra veneta in Serie B, ma Dossena passa ugualmente a titolo definitivo con i bianco-celesti. Nel 2006 viene ceduto in prestito all’Udinese di Galeone e nel 2007 i friulani lo riscattano. Segna due gol con la maglia bianconera: uno all’Empoli e un altro alla Juventus, tutti e due allo Stadio Friuli. Nel 2008 viene acquistato dal club inglese di Liverpool e esordisce immediatamente, diventando titolare nel suo ruolo anche a causa dell’infortunio del compagno Fabio Aurelio.

Nel campionato successivo è utilizzato sempre più come riserva ed anche per questo, nel Gennaio 2010, decide di trasferirsi all’ombra del Vesuvio e vestire la maglia azzurra. Esordisce nel match di Coppa Italia giocato il 13 Gennaio con la Juventus e perso per 3-0 a Torino, mentre in campionato esordisce il 17 Gennaio contro il Palermo al San Paolo, subentrando al compagno Salvatore Aronica. Afflitto da continui problemi fisici colleziona solamente 10 presenze.

Nella stagione 2010-2011, si mostra invece come un punto fermo della squadra che a fine campionato conquista la qualificazione in Champions League. Il suo primo goal arriva nel 2011 nella gara casalinga contro la Lazio firmando vinta dagli azzurri per 4-3.
Nel campionato 2011-2012 viene impiegato meno a favore di Camilo Zuniga, ma il 20 Maggio 2012 vince il primo trofeo della sua carriera: a Roma gli azzurri battono la Juventus per 2-0 nella finale di Coppa Italia e lui subentra all’ ’85 al posto dello slovacco Marek Hamsik.

Nel 2013 la società azzurra decide di cederlo in prestito al Palermo e debutta in maglia rosanero proprio al San Paolo contro i partenopei nella partita finita 3-0 per i napoletani. La fine del campionato vede la retrocessione della squadra di Giuseppe Sannino e Dossena ritorna a Napoli. Il calciomercato estivo prevede l’acquisto del lodigiano da parte del Torino, ma a causa di un affaticamento muscolare non supera le visite mediche e rimane momentaneamente a Napoli. Durante l’ultimo giorno di calciomercato in settembre, arriva in Inghilterra al servizio del Sunderland firmando un contratto di un anno. Esordisce nella partita contro il Newcastle, ma a fine campionato si trova svincolato e firma un contratto con il Leyton Orient, squadra con cui gioca tuttora.

Per quando riguarda la Nazionale, “il Colosso di Lodi” (come soprannominato dal telecronista tifoso azzurro, Raffaele Auriemma), esordisce nel 2007 grazie a Roberto Donadoni nella partita contro il Sud Africa. La seconda presenza la colleziona nel 2008 contro l’Austria e successivamente viene anche utilizzato in alcune partite per le qualificazioni ai mondiali. Viene convocato per la Confederations Cup del 2009, ma gioca pochi incontri, segnando anche un autogol nella partita contro il Brasile finita 3-0 per i padroni di casa.

Andrea Dossena è sposato con Debora Rossetti dal 2008. L’ha conosciuta 5 anni prima alla festa per il suo compleanno grazie ad amici in comune. I due hanno avuto un figlio, Romeo, nato a Milano nel 2012. La sua carriera di calciatore procede, anche se lontano dall’Italia, ma forse un giorno lo stesso Dossena potrebbe decidere di chiudere la sua carriera facendo ritorno in patria. Chi può dirlo? Vedremo.


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