Andrea Petrini e il vino turco

Mi sono imbattuto in un blog che parla di vini; lo cura Andrea Petrini: che sembra essere del mestiere, che parlerà presto – in virtù di una vacanza ormai già inoltrata – di vini turchi. In un post di qualche settimana fa però si è chiesto: ‘Istanbul e il vino. La mia estate la passerò in Turchia. Come farò?‘ Perché questa domanda? Semplice: perché aveva letto su Tmnews, che cita integralmente, di un “incidente” all’imbarco di un battello a Istanbul e di quattro bottiglie di vino non ammesse a bordo durante il Ramadan. Ne ha parlato il quotidiano di opposizione Hürriyet, che spesso innesca polemiche anti-Akp sulla base di avvenimenti isolati e poco chiari: interpretandoli immancabilmente nel contesto di una immaginaria lotta di civiltà tra i cosiddetti “laici” (buoni) e i musulmani osservanti (cattivi). La corrispondente di Tmnews è Marta Ottaviani: che ovviamente, some suo solito, non si è lasciata sfuggire l’occasione per far credere a chi legge che la Turchia è popolata da pazzi fanatici. In ogni caso, sono in attesa di conoscere i giudizi di Andrea Petrini: l’industria del vino in Turchia è purtroppo penalizzata da una tassazione suicida (i prezzi sono di conseguenza  scandalosamente alti), ma i prodotti di gran qualità non mancano.