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Il mio amico Andrea più volte mi ha chiesto notizie sull’Aeroponica e io che non ero informato non riuscivo a dargli una risposta. Oggi mi sono informato perché grazie a lui e ai tanti che continuano a rivolgermi delle domande la mia curiosità rimane viva e la mia voglia di soddisfarla sempre presente.
Che cos’è la coltivazione aeroponica
L’aeroponica è la coltivazione delle piante senza la terra e che quindi utilizza l’acqua idroponica dal greco ύδωρ (acqua) + πόνος (lavoro) è il processo di sviluppo di piante sostenute artificialmente e la loro alimentazione è garantita da sistemi di nebulizzazione di acqua arricchita da fertilizzanti minerali o bioponici. La soluzione investe direttamente l'apparato radicale della pianta.
Il ciclo di quest’acqua è chiuso che significa che dell’acqua che viene data alle radici delle piante, quella che non viene assorbita viene poi raccolta e utilizzata ancora una volta. Questo ciclo può avvenire in modo continuo e quindi l’acqua che avanza viene raccolta e poi subito ridata, oppure può essere discontinuo che prevede delle pause in cui l’acqua viene sostituita completamente.
L’aeroponica è una tecnica di coltivazione di piante da fiore o per quegli ortaggi che crescono su piante che hanno un accrescimento ridotto come la fragola, la lattuga e anche per quei pomodori che si possono raccogliere in grappolo.
Come si sostengono le piante?
Le piante stanno ficcate in pannelli di polistirolo che sono inclinati rispetto all’asse verticale. Questi pannelli sono tenuti fermi da una struttura portante in acciaio zincato. La conseguenza è che le piante è come se fossero su due falde di una montagna che per questo motivo saranno esposte in modo diverso rispetto al sole.
E’ intuitivo che le radici delle piante che sono sulle due falde si sviluppano all’interno “della montagna” che poi è quello spazio vuoto di forma triangolare che sono delimitati dalle due falde della montagna.
Ma come si nutrono le radici che stanno nell’aria?
Per nutrire le piante attraverso le radici c’è un sistema di nebulizzazione (sprayer) che è all’interno del triangolo formato dalle due falde della montagna. Questo impianto spruzza da 35 a 70 litri di acqua con i nutrienti disciolti ogni ora e la durata dello spruzzo varia da 30 a 60 secondi.
Ma ogni quanto tempo gli sprayer entrano in funzione? Questi interventi di irrigazione con l’acqua che ha dentro disciolti i fertilizzanti (fertirrigazione)? Il numero di interventi ogni ora dipende dalle condizioni di temperatura, umidità dell’aria, ventosità e luminosità ma anche dal tipo di pianta che si coltiva e dalla fase di crescita (fenologica) in cui si trova.
Che fine fa l’acqua con dentro i fertilizzati che non viene assorbita dalle piante?
Quest’acqua con dentro i fertilizzanti (soluzione nutritiva) in eccesso drena alla base del triangolo della montagna e viene raccolta in serbatoi che sono disposti a valle delle montagne (moduli di coltivazione) tutto questo perché la base del triangolo viene realizzata con una pendenza verso il serbatoio. Da qui viene di nuovo usata per spruzzarla sulle radici (viene riciclata).
Ma l’acqua riciclata da problemi?
L’acqua con dentro i fertilizzanti (soluzione nutritiva) altera il contenuto dei minerali e in più dentro quest’acqua si possono sviluppare organismi che fanno ammalare le piante (patogeni).
E cosa si fa per risolvere questi problemi?
Intanto si controllano sia il ph che la conducibilità elettrica e in base ai valori riscontrati si può reintegrare periodicamente con una soluzione fatta da poco e poi si controllano i consumi dell’acqua e quanto minerale è stato asportato dalle piante, ma siccome è l’acqua che viene consumata in maggior misura si provvede all’aggiunta per abbassare la conducibilità elettrica che è determinata dalla concentrazione di minerali. La soluzione nutritiva nel caso del ciclo discontinuo viene periodicamente sostituita dalla soluzione fresca. Nel caso del ciclo continuo resta in circolo per l’intero ciclo colturale. Per quanto riguarda la diffusione degli organismi patogeni per ostacolarla basta osservare scrupolosamente le norme igieniche nella serra.
Ma per quale motivo è vantaggioso effettuare la coltivazione aeroponica?
Intanto con questo sistema le radici sono ossigenate, c’è un basso consumo sia dell’acqua che dei concimi, si possono mettere molte più piante per metro quadrato, sfruttiamo anche in altezza il volume della serra, c’è meno volume di deposito di acqua con dentro i nutrienti, non servono né le vasche di coltivazione né il substrato, le montagne (moduli di coltivazione) sono mobili, e si producono radici integre e pulite.
di Antonio Bruno, Direttore dell’Area Agraria del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”, Dottore Agronomo (Esperto in diagnostica urbana e territoriale titolo Universitario International Master's Degree IMD in Diagnostica Urbana e territoriale Urban and Territorial Diagnostics).
Bibliografia
Anna Bonaria, Pietro Santamaria, Aeroponica Azienda Sperimentale “La noria” schede colturali
Aeroponica http://www.aeroponica.com
Serra aeroponica. Come funziona? http://www.giardinaggioindoor.it/2009/04/15/serra-aeroponica-come-funziona/
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