Roma - No Truth in Fear si interroga sul rapporto tra arte contemporanea e vita, nella rappresentazione del fenomeno migratorio, uno più drammatici eventi di questo momento storico. L'artista londinese Andrew Rutt, rivisita il provocatorio autoritratto di Bruce Nauman (Self-Portrait as a Fountain) del 1970, a sua volta omaggio alla celebre Fontana di Marcel Duchamp (1917), scardinando la tendenza dell'arte verso l'autoreferenzialità, costringendola al contatto diretto con la verità della vita attuale. L'acqua, da elemento di provocazione, si fa elemento di salvezza, speranza, possibilità; l'artista non rappresenta più sé stesso, ma si pone al servizio di una realtà esterna a lui. Questa brusca e straniante sostituzione del protagonista dell'immagine pone immediati interrogativi riguardanti la capacità dell'arte di interrogare la realtà e farsi carico delle istanze più concrete e drammatiche di questa.
No Truth in Fear è il primo di sei progetti curati da Mike Watson in Una Vetrina, facenti parte del ciclo intitolato Condotto. Ogni progetto, che fa parte di un ciclo più ampio che si terrà durante l'anno presso Una Vetrina, nasce dalla conversazione avvenuta tra il curatore e un scelta di artisti che vivono a Roma.
Andrew Rutt
No Truth in Fear
curatore Mike Watson
22.09.15-29.09.15
Una Vetrina, Via del Consolato, 12, Roma
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