Magazine Cultura
Autore: Andrew VachssEditore: Sperling & KupferPagine: 365Voto: Pagina di Anobii
Trama del libro
E' spietata la legge della strada, per un fuorilegge come Burke, l'antieroe arrabbiato schierato con i più deboli. Sempre, anche a costo di rimetterci la sua beniamina a quattro zampe, Pansy. Come accade in questo caso di scomparsa di un minore, denunciata dai genitori che pensano ad un rapimento.L'uomo si mette subito all'opera sondando gli ambienti della mafia russa. Ma l'Anonima non perdona e gli destina due pallottole: una per lui e l'altra per il suo cane. La vendetta di Burke non si fa attendere: sfruttando il vantaggio di essere creduto morto, si rimette in pista. E per portare a termine la sua missione, attiva la "famiglia", l'unica rete su cui può contare dagli anni della galera: Mama, la Talpa, il Prof e quel Byron che gli deve la vita
Commento personale e recensione
La seconda avventura di Burke che leggo e sebbene ci siano riferimenti alle storie passate (e non pubblicate in italiano), questi sono meno marcati e pesanti. Ancora una volta leggo Vachss con ammirazione. Sono in pochi quelli che riescono a fare di personaggi cupi e crudeli, delle icone di giustizia, degli eroi con tante macchie, ma che tifiamo alla grande. Dentro di noi non è possibile non guardare con simpatia questo personaggio molto noir ed hard boiled, con tutti i suoi difetti ed il suo passato sfortunato e tenebroso. La cattiveria e l'odio che tira fuori sono i miei, rivolti ai mostri ed alle loro attenzioni per i Bambini del Silenzio. Bestie, che meritano solo la vendetta di Burke. Il modo di scrivere è accattivante, una prima persona che non ti impone il suo modo di pensare, ma ti martella con ragionamenti logici e razionali, sebbene alimentati da emozioni fortissime.Bellissime le innumerevoli divagazioni, anche quelle relative alla musica, al blues ed il cameo di Son Seals che suona live. Rispetto all'altro libro, qui vedo un Burke comunque più tranquillo che riesce anche a fare delle battute ironiche, un po' ciniche, ma divertenti. La vendetta, al sua vendetta ed il suo odio che vengono in un certo modo ingabbiati e ridimensionati quando Gem parla del vero Male, quello con la lettera maiuscola. Quello che è talmente vasto che rende inutile l'odio e la vendetta. Quello per cui non puoi fare niente, perchè non puoi odiare tutti. I carnefici sono le vittime. E le vittime divengono carnefici. Il male supremo di un olocausto. Ma per Burke la rabbia e la vendetta sono delle compagne inseparabili, con cui non dover fare i conti, ma con cui andare avanti. Ed io ammiro il suo odio. Non è Burke il mio eroe, ma l'odio che sprigiona. Grazie Burke, spero che tu esista.
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