Android: Primi due casi di “Kill Switch”

Ne abbiamo parlato in tutte le salse riguardo alle politiche (restrittive) scelte da Apple nella gestione dell’AppStore, a discapito di un Android Marketplace aperto ad ogni possibile applicazione senza i vincoli di SDK proprietari.

Non è tutto oro quel che luccica però, stando a delle ultime ricerche effettuate da CNet, il 20% delle oltre 48000 applicazioni presenti dello store di Google ha diretto accesso alle informazioni personali dell’utente rendendo il discorso sicurezza “precario” come non mai.

Al contrario di quanto abbiamo avuto di imparare da Apple con il suo AppStore, Google sembra non curarsi sufficientemente del proprio store, ci basti pensare che la categoria multimedia è trainata da oltre 144 applicazioni-suonerie che infrangono chiaramente le politiche di copiright. Sono poche le eccezioni,  le applicazioni utili e ben sviluppate come quelle presenti in AppStore risultano in minoranza, lasciando più spazio ad app “commerciali”.

E’ quindi notizia delle ultime ore che Google ha iniziato a bloccare da remoto (Kill Switch) due applicazioni del loro catalogo in quanto incoraggiavano il download di determinati files.

E’ sufficiente ricordarsi qualche tempo addietro, del polverone scatenato dalla stampa quando già la stessa Apple avevo parlò di Kill Switch (senza poi mai attuare la procedura), per farsi un’idea generale della reazione degli utenti, anche se Google risponde assicurando che le applicazioni in questione non tenevano assolutamente traccia dei propri dati personali e che risultavano comunque già poco apprezzate dalla gente, considerando che venivano disinstallate pochi istanti successivamente al loro primo avvio.

Solo il tempo saprà dirci cosa ci riserverà il futuro per noi poveri consumatori, da un lato limitati da politiche repressive e dall’altro teoricamente vulnerabili da un qualsiasi attacco.

Bisogna quindi farsi un’idea dei pro e dei contro riguardo alla possibilità di avere uno store libero e senza alcune limitazioni a discapito del discorso sicurezza che sicuramente farà storcere il naso a non poca gente.