- Etichetta: Autoprodotto
- Anno: 2004
La musica è un fluido che vive e passa ovunque e riporta in sincronia piani temporali diversi.
Ci sono storie e destini che si incrociano, e sono talmente comuni da lasciare di stucco.
Questo demo, prima opera di un ragazzo di cui parlerò fra poco, non è un disco che vuole promuoversi, ma solo un lavoro che fa scaturire qualcosa. Il background è quello degli anni novanta, tra Blonde Redhead, Fugazi, Slint, e qui è là visioni in quota King Crimson.
Il tutto fatto da un ragazzo che si chiude in soffitta per suonare, e fa tutto da solo.
Il risultato è un atto di amore, che suona benissimo, ad una certa scena e ad un determinato tempo della propria vita. Le canzoni sono minimali, ma suonate con il cuore, l’espressione incontra le contraddizioni, e ne esce fuori qualcosa di molto piacevole.
A me questo disco, frutto di un incontro casuale, mi piace molto e mi riporta ad una scena anni novanta del secolo passato, che era molto più rarefatta eppure concreta dell’attuale.
Il ragazzo in questione si chiama Christian ed è uno dei Plan B Motorcycles, che sarebbe riduttivo definire meccanici.
Questi signori prendono moto o macchine quasi morte e ridanno loro vita, eseguendo vere e proprie trasmutazioni, seguendo una visione che si può ritrovare anche in questo lavoro.
Christian fa cose eccezionali con le moto, ma anche in musica fa cose eccellenti, offrendoci un giro in un magnifico parco tutto anni novanta.
Ed è una vera gioia.
Finalmente si può parlare di musica non mercificata e davvero indipendente, con qualche sbavatura, ma ancora più bella, come la pasta fatta in casa.
Se vi fidate, scrivete a [email protected] e date una possibilità a questo piccolo capolavoro.
Tracklist:
01 Sophia
02 Wiggler love (maybe a love song)
03 Spill the sense
04 Meet me in an Abduction
05 Ex-pression
06 Liquid paranoia.
07 Water Experience
08 Coffee man
09 Dottor s..
E 3 more…
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