L'anemia mediterranea è una malattia di natura ereditaria. Trattasi di una malattia nota anche con i nomi di microcitemia oppure di talassemia la cui diffusione è, in prevalenza, concentrata sui Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, e quindi dal Nord Africa e fino ad arrivare ad interessare il Medio Oriente. Trattandosi di una malattia ereditaria, i rischi di contrazione della malattia sono strettamente legati sia alla storia familiare, sia alla provenienza geografica. Oltre all'Italia, i Paesi dove l'anemia mediterranea è maggiormente diffusa sono Grecia, Albania, Siria, Libia, Algeria, Israele, Cipro, Marocco, Egitto, con estensione, fuori dal bacino del Mediterraneo, pure in zone dell'India, Cina, Africa, Medio Oriente e Sud-Est asiatico.
Cosa è l'anemia mediterranea, il punto di vista medico
Dal punto di vista prettamente medico, l'anemia mediterranea porta ad un difetto della sintesi dell'emoglobina che è una proteina importante che, contenuta nei globuli rossi, garantisce da un lato il trasporto dell'ossigeno alle cellule, e dall'altro l'eliminazione dell'anidride carbonica. Di conseguenza chi contrae l'anemia mediterranea eredita dai propri genitori alla nascita uno o più geni di emoglobina che sono difettosi.
Tutti i sintomi dell'anemia mediterranea
Gli effetti dell'anemia mediterranea sulle persone che la ereditano possono essere immediati, fin dalla nascita, oppure possono manifestarsi nei successivi anni di vita a fronte di sintomi che per la malattia possono essere di tanti tipi, dall'ittero ad un aspetto che è perennemente pallido e passando per debolezza fisica, lo sviluppo fisico rallentato e/o la mancanza di fiato. Tra gli altri segni caratteristici di chi è affetto da anemia mediterranea ci sono pure l'anemia, le urine scure, l'addome sporgente ed una leggera ipertrofia delle ossa del cranio. Detto questo, come si fa allora a diagnosticare l'anemia mediterranea?
Diagnosi anemia mediterranea prima e dopo la nascita
Ebbene, per avere una conferma in merito prima della nascita è possibile diagnosticarla con l'amniocentesi, oppure dopo la nascita attraverso gli esami del sangue. Chi contrae l'anemia mediterranea, infatti, ha l'emoglobina nel sangue che non è distribuita in maniera uniforme così come i globuli rossi sono più piccoli del normale e presentano inoltre una concentrazione più bassa rispetto a chi non è un soggetto talassemico.
Come curare l'anemia mediterranea
Chi è affetto da anemia mediterranea deve prestare la massima attenzione nella vita di tutti i giorni alla dieta, e quindi ad una corretta alimentazione, ma anche al rischio di contrarre delle infezioni. Detto questo, per la cura dell'anemia mediterranea i patienti hanno costantemente bisogno di effettuare delle trasfusioni al fine di poter rifornire il sangue di emoglobina. La terapia, inoltre, può prevedere pure l'assunzione dei cosiddetti farmaci ferrochelanti che vanno ad eliminare nell'emoglobina l'accumulo di ferro. Nei casi di anemia mediterranea con complicanze gravi, e con conseguente rischio per la vita del paziente, spesso l'unica soluzione è rappresentata dal trapianto di staminali oppure di midollo osseo.
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