Questa è una mia fotografia
Premesso che: in questi giorni sono particolarmente di pessimo umore, è domenica e piove, oggi scrivo un post diverso, non solo e non proprio fotografico. Non voglio fare quella che si piange addosso, assolutamente, ma oggi mi gira così, che ci posso fare?Quando tu sei una persona che da sempre si pone dubbi, cerca di muovere i pensieri, mette in discussione TUTTO e vive all'ennesima potenza anche l'atto di lavarsi i denti a un certo punto ti rompi veramente le palle di essere giudicata dall'impiegatuccio casa-ufficio-calcetto-sveltina del venerdì come una che “vive d'aria”. Tieniti il tuo posto fisso ottenuto grazie a tuo fratello che conosceva “uno dell'amministrazione” e non rompermi i coglioni e soprattutto non mi insegnare come si vive! Ma quelli che proprio mi fanno andare fuori di testa non sono loro ma i vari “Bhe crediamo molto nelle sue capacità, lei è la persona ideale, le chiediamo di credere in questo progetto come ci crediamo noi – anche più di noi – e poi se tra un anno (o due) avremo un riscontro economico saremo ben lieti di condividerlo con lei; certo il successo dell'iniziativa dipende da quanto tempo ed energia lei ci investirà!”. Ma io invece spenderei tempo ed energia ad investire te, pensa un po'! Anziché edulcorare (perché è edulcorare è la cosa che riesce meglio in assoluto ai “pezzi grossi” di questa Repubblica delle banane), non si farebbe prima a dire: “Guarda io ho quest'idea ma non se funziona e non voglio rischiare, dammi una mano e prenditi tutti gli oneri mentre io mi prendo tutti gli onori”: se devi essere stronzo, fallo fino in fondo, no! Lo sei, ma vuoi mantenere la faccia da persona per bene! Troppo comodo, amico, troppo facile così!E quindi? Quindi ci sono le anestesie: le piccole boccate d'aria che per un attimo ti fanno scordare l'odore di merda in cui sei immerso. Può essere l'alcool, lo shopping, il disagio alimentare, ma anche la mail di uno sconosciuto che ti fa i complimenti per come scrivi, la nonna (per chi ce l'ha) che non sa nulla di contratti a progetto, collaborazioni occasionali, 120 gg a fine mese, STAGE, che ti dice: “Meriti di più, molto di più”. E poi? Poi c'è la fotografia, le cose in cui crediamo, i nostri mulini a vento.