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Angela Spocci e il piano triennale (3)

Creato il 03 febbraio 2015 da Nonzittitelarte

Angela Spocci e il piano triennale (3)Sul piano economico mi preme sottolineare e ribadire che a far tempo da subito occorrerà introdurre i seguenti principi gestionali: pareggio di bilancio; attribuzione di budget di settore con l’individuazione del responsabile della spesa; certezza di finanziamento preventivo per le attività artistiche proposte e realizzate; adozione di un sistema informatico predisposto per dialogare in rete con l’introduzione del quale ogni ufficio può entrare – per la sola lettura ed in tempo reale – in ogni parte del bilancio (budget previsionale); ogni ufficio deve avere la possibilità di apportare variazioni al preventivo sulle voci di costo e di ricavo di cui è responsabile aggiornando di fatto l’intero assetto del budget previsionale con la ferma interdizione ad ogni singolo responsabile di modificare dati di cui non ha la responsabilità gestionale (condivisione, trasparenza e controllo). Il costante controllo preventivo dei costi, che potrebbe comportare anche importanti sacrifici e/o ridefinizioni, risulta ineludibile non solo perché così si può rimarcare il cambiamento necessario per la risoluzione di problemi interni alla gestione, ma anche perché lo richiedono gli indirizzi finanziari pubblici imposti a livello centrale e decentrato. La mia precedente attività professionale giusto a Cagliari durante i 18 mesi di attività in qualità di Commissario Straordinario alla Sovrintendenza, stanno a dimostrare quanto sia possibile intervenire in ordine all’aumento della produttività ottenuta in parallelo al risanamento del bilancio. Questo si può ottenere qualora si agisca correttamente su ogni singola voce di costo attraverso un controllo minuzioso e quotidiano, nonché la valorizzazione delle risorse interne alla struttura del Teatro (la produzione allora in un solo anno aumentò del 76% ed al Teatro venne riconosciuto anche il Premio Qualità dall’allora Presidenza del Consiglio dei Ministri). Di una cosa resto consapevole: vale a dire di aver creato entusiasmo e partecipazione culturale e professionale; ma è necessario – accanto ad autorevolezza, conoscenza e responsabilità – introdurre un rapporto di trasparenza e condivisione nelle azioni gestionali della governance.

OBIETTIVI -  Ridare entusiasmo, valore e fiducia alle masse artistiche, tecniche ed ai vari gruppi di lavoro per riportare a far tempo da subito normalità nella vita del Teatro; ricostruire un’identità artistica da non confondersi con nessun’altra struttura di produzione in Italia dove la Cultura Musicale e Teatrale venga prevalentemente “prodotta” e “non acquistata”; riportare l’orgoglio culturale delle iniziative spettacolistiche nella città e su tutto il territorio regionale che devono entrambi riconoscere nel Teatro Lirico di Cagliari quella “bandiera d’identità collettiva” di cui parlava Paolo Grassi; riorganizzare tutte le unità lavorative secondo la filosofia della meritocrazia, efficienza, produttività e solidarietà; qualità artistica, conoscenza, competenza, responsabilità sono i prerequisiti per poter operare insieme, una corporate governance da tutti riconosciuta e condivisa; individuare e dare spazio, valorizzando i talenti musicali sardi, ospitandoli all’interno delle attività del loro massimo Teatro; 120/140 “alzate di sipario” principali annue valorizzando il repertorio (o titoli di “gran cartello”) e cercando contemporaneamente di far circuitare le diverse espressioni artistiche; 7) manifestazioni collaterali a far tempo dalla conservazione e valorizzazione della “memoria storica’: dare alle stampe la continuazione della CRONOLOGIA degli spettacoli; realizzare una biblioteca, emeroteca, ludoteca, archivio aperto con l’incentivazione di donazioni private; lo sviluppo di una lunga serie di appuntamenti dedicati a quanto successe sul palcoscenico del teatro di Cagliari, quali ad esempio: mostre di manifesti, bozzetti e figurini della storia del Teatro, conferenze di critici musicali in merito alle grandi presenze vocali che si sono succedute nelle produzioni del Teatro; la stampa di una collana di volumi tematici o monografici su fatti o personaggi o movimenti musicali e/o teatrali legati all’evoluzione dello “spettacolo dal vivo” nell’Isola (attraverso, ad esempio, la sottoscrizione con le Università sarde di apposite convenzioni per riportare alla luce “i grandi del passato“); far conoscere, attraverso conferenze, concerti e retrospettive, l’attività e la vita artistica dei più significativi protagonisti della scena lirica sarda ad iniziare da Bernadette Manca di Nissa, Angelo Romero, Gyusi Devinu, Mario De Candia, Pietro Schiavazzi, Benardo De Muro, Antonio Manca Serra e tanti altri; valorizzazione e sviluppo dell’Archivio attraverso l’impegno continuo dell’Ufficio stampa e dell’Ufficio sviluppo per il pubblico, questi dovranno individuare azioni continuative e cicli di appuntamenti in armonia con la programmazione artistica lirico/concertistica; a tal fine, dovranno articolare una serie di iniziative atte ad approfondire il miglior ascolto dell’opera. In questo senso saranno coinvolte tutte le fasce del pubblico: dai bambini agli anziani, dal neofita al melomane; programmazione di cicli di ascolto dei grandi interpreti della Musica Internazionale; costruire un sistema funzionale operativo autodeterminante; creare un PORTALE (aggiornato in tempo reale) aperto al dialogo con chiunque voglia intervenire nel dibattito culturale fiorito attorno alle proposte del teatro. Potranno intervenire artisti, pubblico, intellettuali, critici per suggerire, contribuire ed esprime posizioni differenti in uno spirito di creazione di quell’OFFICINA DI IDEE E DI PROPOSTE in grado di far crescere il senso di appartenenza al “loro Teatro”; riprendere in mano se sorti del cosiddetto “teatrino” (sala di non oltre 300/400 posti) che giace inutilizzato, mai inaugurato per problemi strutturali a cui chiamare ad intervenire per il suo completamento prima di tutto il personale tecnico del teatro per farne un luogo prove, ma anche di rappresentazione per attività mirate e pensate ad hoc, anche con l’ausilio di Pinuccio Sciola – colui che conosce la “voce delle pietre” – chiamato da Renzo Piano in occasione della progettazione del Parco della Musica di Roma; affrontare e studiare il “sistema delle energie alternative” per verificare se, dove, come e quando fosse possibile utilizzare dette innovazioni tecnologiche per il funzionamento della “fabbrica teatro” con lo scopo primario dell’abbattimento dei costi energetici ed anche dell’utilizzo delle fonti di energia pulita.

STRUMENTI  a) revisione ed approvazione del bilancio preventivo 2014 in relazione al progetto artistico di attività triennale a Cagliari, in Sardegna, sul resto del territorio italiano ed all’estero; b) impostazione del piano artistico ed economico/finanziario per il triennio 2014/’15/’16; c) audit valutativo qualitativo ed economico di tutto l’organico in rapporto al C.C.N.L. e contratto integrativo aziendale; d) sottoscrizione di “protocolli d’intesa” con le altre maggiori realtà di produzione di “spettacolo dal vivo”, i Conservatori di Musica, le Sovrintendenze e le Università;  e) revisione della pianta organica; f) predisposizione di un progetto artistico/gestionale/organizzativo ed economico/finanziario studiato appositamente per il sistema turistico della Sardegna, a far tempo da un rapporto d’intesa e collaborazione con E.N.I.T., Camere di Commercio, le Associazioni di categoria legate al sistema turistico, la F.I.A.V.E.T, le agenzie di viaggio, la Costa Crociere, le linee aeree, le Fiere del Turismo nazionale ed internazionale, gli operatori specializzati dell’intero settore turistico di concerto con la Regione Sardegna e la sua commercializzazione; g) dare vita a: Scuola di formazione dei “mestieri” del Teatro (macchinisti, elettricisti, sarti, tagliatori, datori luce, attrezzisti, etc.).

Si dovrà ripercorrere il principio della “bottega artigiana” all’interno della quale i corsi teorici di Storia della musica o del teatro, dovranno essere affiancati da sezioni pratiche nelle quali il mestiere venga tramandato da figure professionali in quel momento in forza al Teatro stesso. La metodologia da utilizzarsi verrà individuata a seconda del ramo di apprendimento. Per rendere tutto ciò possibile si dovrà presentare un progetto articolato alla Regione Sardegna, in quanto individuata per legge soggetto interlocutore per l’assegnazione dei Fondi Europei; Centro Regionale degli allestimenti scenici (scene, costumi, attrezzeria, gioielli, parrucche, cappelli) in collaborazione con la Regione Sardegna. Anche in questa area occorre prevedere ed incrementare interventi volti alla centralizzazione dei servizi amministrativi e produttivi, per ottimizzare il costo del personale a tempo indeterminato e determinato in una logica di sistema. Una delle finalità ottimali sarebbe quella di arrivare a “costruire” gli allestimenti, oltre che per il Teatro, anche per il sistema cinematografico sull’esempio di quanto già avviene a Torino; 3) Scuola di Istruzione e Perfezionamento in canto lirico per solisti, artisti del coro realizzata in collaborazione con i Conservatori di Musica presenti in Sardegna (Direttori d’orchestra ospiti, registi ospiti, cantanti solisti scritturati, grandi del passato quali Lella Cuberly, Rajna Kabaivanska, Luciana Serra, Edda Moser, Renata Scotto, Bernadette Manca di Nissa – e chissà quanti altri !); Accademia di Alta specializzazione in canto lirico, sempre in armonia con i locali Conservatori di Musica e gli Istituti Musicali presenti in Regione, finalizzata alla scrittura dei “doppi” nei ruoli principali nelle tradizionali produzioni liriche, alla realizzazione di recite per pubblico particolare (scuole, anziani, categorie protette, etc.), alla realizzazione di intere produzioni messe a punto attraverso laboratori dedicati ed anche alla rappresentazione di titoli lirici di maggior interesse in località decentrate facendo sì che l’Accademia di Cagliari diventi un punto di riferimento imprescindibile nel panorama europeo, ispirandosi al modello formativo ed occupazionale della Julliard School di New York; potrebbero essere invitati a tenere lezioni e/o corsi e/o master class dedicati alla tecnica vocale ed interpretativa artisti in carriera quali Michele Pertusi, Juan Diego Florez, Luca Salsi, Anna Caterina Antonacci, Cecilia Bartoli, Sonia Ganassi, Leo Nucci – e chissà quanti altri ancora a far tempo dagli interpreti scritturati a Cagliari); Scuola di preparazione per Maestri collaboratori di palcoscenico e Maestri del Coro – sempre in collaborazione con i Conservatori di Musica sardi – finalizzata alla preparazione professionale di figure fondamentali nella produzione teatrale da immettere gradualmente nel piano produttivo della Fondazione.

FINE TERZA PARTE

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