Un giovane bellissimo e maledetto, geniale pianista il cui destino è segnato da un inquietante ritratto, alla perenne ricerca di Ofelia, una ragazzina dall’aspetto efebico, che vende il proprio corpo perché “è quello che ha sempre saputo fare”e per la quale non esita a scrutare negli angoli dei più neri quartieri. Non è facile, però, ritrovarla in quelle notti di neve in cui uno sconosciuto serial killer uccide le prostitute.
Mentre Charles cerca lei, Ofelia cerca disperatamente l’enigmatico cantante Re di Cuori, capo di una banda di delinquenti che nasconde la propria identità. Al ragazzo non resta che raggiungere quell’uomo in compagnia di Jolly, l’unico amico del Re di Cuori, e dei fantasmi del proprio passato. Negli stessi giorni, Ofelia è contesa tra il suo padrone Marcus, lo storpio e ricchissimo signor Nicia e un corrotto commissario di polizia. In questa realtà dove i sentimenti hanno colori violenti, i soli sinceri gesti d’affetto nascono dalla mente innocente della piccola Maria, sorellastra del protagonista. Neanche il padre sfugge a questo quadro inquietante, perché il viso di Charles è troppo paurosamente simile a quello della madre, sepolta da anni, ma immortale come una maledizione.
Qualunque sforzo è inutile.
Ricordi del passato che diventano il presente, vendette e incubi di ragazzi sbagliati, ma anche un profondo desiderio di salvezza accompagna ogni movimento dei personaggi, e la loro parola è un grido di liberazione dalle catene di un mondo e di una società che nessuno ha potuto scegliere.
Inseguimenti e oniriche ricerche avvelenate da pensieri insistenti, ricordi del passato che diventano il presente, vendette e incubi di ragazzi sbagliati accompagnano l’incontro di questi due protagonisti puri e colpevoli, la loro separazione e infine il loro ultimo momento insieme, sotto una luna sporca di sangue.
“Angeli artificiali” è un romanzo che unisce alla classica impostazione del thriller, e alla relativa tipica visione della società pessimistica, elementi di sperimentazione e commistione tra generi molto diversi, tipica di un autore maturo. Un noir, dalle fosche tinte gotiche, che lascia stupefatti.
L’ambientazione è notturna, metropolitana, ambigua e contemporanea. L’impressione, tuttavia, è quella di un suggestivo medioevo “moderno”: non pochi sono i riferimenti alla letteratura cimiteriale, alla produzione shakespeariana ma non solo. Evidenti citazioni, ad esempio, sono un protagonista bello e dannato, che fa pensare a Dorian Gray e il tema pirandelliano delle maschere.
Emerge una visione negativa della vita: l’Uomo, condizionato dal suo trascorso è incapace (o, comunque, non ha la possibilità) di scegliere il Bene. Passioni, peccati, desideri lacerano personaggi insani e controversi. Lo stesso amore è insanabile, sanguinante malattia che porta alla follia e fa male. La genialità stessa è colpa e chi ne è affetto non si può salvare.
Sara Simoni, classe 1992, vive a Samarate. Frequenta il quarto anno del liceo classico a Busto Arsizio. Appassionata di lettura e scrittura, predilige il teatro, dai classici greci a Shakespeare. Tra l’altro, suona la chitarra elettrica.
La collana “Green” scommette su scrittori tra i 14 e i 25 anni. Diretta da Chiara Zangarini, nasce con l’ambizioso obiettivo di scoprire e far conoscere giovani talenti.
“Angeli artificiali” di Sara Simoni
Macchione Editore – Pagg.270 – Eur.16,00
ISBN 978-88-8340-502-0