Angeli bianchi…angeli neri è un documentario di Luigi Scattini sulla magia nera e i riti satanici. Come spesso accade, ad un film di basso interesse si lega una colonna sonora di alta qualità. Questo è il caso delle musiche che ha composto Piero Umiliani, già autore di sonorizzazioni di documentari, per questa pellicola quasi dimenticata.
Le musiche di questo film hanno visto luce la prima volta in un long playng del 1969 (Omicron LPS 0017) e successivamente in una extended edition nel 1997 (Easy Tempo ET 903) sia in LP che cd con una nuova bella copertina disegnata dal Maestro Symeoni (uno dei maggiori autori di locandine cinematografiche). Il disco fu registrato in parte a Roma con musicisti italiani e in parte a Rio De Janeiro con dei musicisti brasiliani. Di questa seconda registrazione solo tre brani furono inclusi nel disco originale, mentre li troviamo tutti presenti nella ristampa. Il disco così si divide in brani orchestrali o di stampo europeo e brani etnici latinoamericani.
Per le musiche “romane” Umiliani si avvalse di 4 prime voci: Edda Dell’Orso, Nora Orlandi, Shirley Hammer e Mark David, con l’aggiunta del coro dei Cantori Moderni di Alessandroni. I musicisti invece sono Maurizio Majorana (contrabbasso), Antonello Vannucchi (hammond e clavinet), Roberto Podio (batteria), Carlo Pes (chitarra), e questi non sono altri che i MARC4, più Mario Gangi (chitarra), Franco De Gemini (armonica) e la Forever Ember Big Orchestra.
Il gruppo brasiliano era invece composto dal leader percussionista Wilson Das Neves, artista che ha collaborato negli anni con i più grandi cantautori brasiliani, Hernandez Feireira (tumba), Sebastiào Vieira Gomes (surdo), Milton Marcal (tamborin), Alberto Das Neves (reca reca), Gilson De Freitas (agogo), Nelson Franca (cuica), Nelson Oliveira (pandeiro), José Bezena (berimbao), Maria Da Penha Silva (voce).
La bellezza di questo disco apparentemente diviso in due sta nel punto di incontro fra le due parti, cioè dove la musica europea si fonde a quella brasiliana. Si hanno così alcuni brani che uniscono il folk brasiliano ad elementi psichedelici (siamo nel 1969 all’apice del movimento psichedelico). Ma vediamo in dettaglio i brani, considerando tutti quelli presenti nell’extended edition.
Partiamo da quelli registrati in Italia: Sweet revelation è un brano jazz cantato da Shirley Hammer con un bell’assolo di hammond. Con una variazione di questa canzone inizia La foresta incantata che poi diventa un brano orchestrale ritmato con cori di Nora Orlandi. In una seconda versione de La foresta incantata ai cori si aggiungono anche i vocalizzi della stessa Orlandi. Now I’m on my own è invece una malinconica canzone cantata da Mark David. Streghe a convegno è uno dei pezzi più interessanti del disco: un brano tribale psichedelico, basato sempre sul tema di Sweet revelation, con le voci del coro di Alessandroni. All’interno di questo c’è un bellissimo passaggio vocale a simulare il canto rituale dei sabba. The city life è un’altra canzone melodica cantata da Mark David, mentre Magical children è una dolce canzone tipicamente anni ’50 cantata da Shirley Hammer con bell’assolo di hammond. Folk time è una variazione orchestrale di The city life con un’armonica di Franco De Gemini da brividi. Iniziazione di una giovane strega è un brano arioso contraddistinto dalle voci femminili del coro di Alessandroni. Un tocco di musica classica è invece protagonista di due bellissimi brani Magical Moonlight variazione del Chiaro di Luna di Beethoven per piano e coro di Alessandroni e Toccata e samba meravigliosa variazione della Toccata e fuga in Re minore di Bach in versione samba dov’è protagonista l’hammond di Vannucchi. Percussioni e hammond è invece intenso brano percussivo in cui interviene una tenue melodia dell’organo. Saudade, brano portante delle registrazioni brasiliane, lo troviamo in primis in una versione orchestrale registrata a Roma dove sono presenti vocalizzi probabilmente di Nora Orlandi.
Vediamo invece i brani registrati in Brasile: Il brano portante è come abbiamo detto Saudade una nostalgica canzone cantata da Maria Da Penha Silva. Questo tema lo troviamo in Saudade (bahia version) eseguito dalla chitarra su una base ritmica tribale e anche in Macumba un altro brano che lega la musica brasiliana a quella europea in quanto ad un intenso ritmo latinoamericano si aggiunge la voce di Edda Dell’Orso ad eseguire appunto il tema di Saudade. La parte ritmica di Macumba epurata della voce di Edda costituisce un altro brano presente nel disco Saudade – capoeira. Troviamo poi un altro brano cantato da Maria Da Penha SilvaAlla porta du cimiteiro, canzone rituale che ripete ossessivamente la stessa frase. Gli altri brani Saudade – samba,Saudade – candoblé sono degli eccelsi brani strumentali che risaltano la bravura di questo ensamble di percussionisti brasiliani, come in Carnaval che è un samba più gioioso tipicamente carnevalesco.
Fabio Meini
caniarrabbiati.it