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“Angeli”: la parte invisibile di noi stessi.

Creato il 13 marzo 2015 da David

di -David Crucitti-  Gr11046856_1062891040404210_7493091473907790693_nandi emozioni ieri sera al cinema Multisala Lumiere di Reggio Calabria per la presentazione del film “Angeli” di Salvatore Bonaffini,  giovane regista siciliano sempre molto attento a tematiche di natura sociale, morale e questa volta anche spirituali. “Angeli” si svolge per lo più all’interno di un cimitero, e prende spunto dalla condanna a morte di un innocente accusato  dell’omicidio di una bambina nel periodo dell’Impero Romano. Tra riti magici, omicidi ed evocazioni di anime tormentate, il film presenta una notevole capacità di coinvolgimento tra varie problematiche del nostro tempo come il bullismo, la piaga dell’immigrazione e il desiderio di potere assoluto ad ogni costo. Lodevole il messaggio principale della pellicola, che è quello prettamente spirituale, dove la morte non esiste e ognuno di noi ha accanto a se la presenza dei cari defunti che, con un amore diverso da quello terreno, proprio perché coscienti della verità, ci proteggono in ogni istante del nostro cammino terreno. Chiaro è che gli angeli sono cosa ben diversa dalle anime dei defunti, che comunque insieme ai Santi angeli intercedono a nostro favore. “Angeli” potremmo dire, è una mistica rappresentazione dell’immaginario collettivo di vita dopo la morte, una sorta di lode al mondo parallelo, quello invisibile, che si nasconde esattamente dentro ognuno di noi. Protagonisti principali sono i bambini, che proprio per la loro tenera età riescono a stabilire più facilmente un contatto spirituale con l’aldilà. Cast variopinto di attori, tra cui la reggina Cettina Crupi, affiancata nel ruolo di insegnante dalla splendida Anna Chiaravalloti e altri attori calabresi come Giovanni Pellegrino, Massimo Barresi e Marco Mauro. 



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