Angelize di Aislinn
Creato il 10 novembre 2013 da Laleggivendola
@LaLeggivendola
Beh, buongiorno. Anche stavolta scrivo un post al mattino, nella breve bolla di tempo in cui sono troppo rimbambita per studiare ma abbastanza sveglia da leggere-concepire trame. Via, andiamo a cominciare, che i preamboli mattutini mi riescono sempre malissimo.Angelizedi Aislinn, edito Fabbri Editori nel 2013. In realtà pochi giorni fa.Di questo libro avevo già parlato nel resoconto di Lucca, ove mi ero limitata a un piccolo cenno sul velocissimo più-o-meno incontro con l'autrice. Ma vorrei sottolineare una cosa cui avevo scordato di fare cenno: i biscotti portati da Aislinn, oltre ad essere stra-buoni, erano a forma di ala di angelo. Un tocco di classe.Angelize è stata una lettura inizialmente molto veloce, febbrile. Le prime 100 pagine le ho bevute tutte in un'unica mandata, 'ancora una e poi basta', 'finisco di vedere come va avanti questa cosa e poi torno a studiare'. E, anche se non sono particolarmente italiofila, come ambientazione, devo dire che ho apprezzato il fatto che le vicende siano ambientate a Milano, patria dell'autrice, visto che si tende molto a fare espatriare le nostre storie verso altri lidi più 'fighi'.La trama. Gli angeli ammazzano le persone. Lascio questa frase così, perfetta e immobile. Meravigliosa. Dicevo. Non è che le ammazzano a caso, hanno le loro ragioni per farlo. Un angelo è un essere incorporeo e invisibile, che vaga silenziosamente per il mondo. Uccidendo una persona – o meglio, facendo in modo che una persona si tolga la vita – avrà l'occasione di incarnarsi da qualche parte in un bambino e le loro vittime prenderanno il loro posto e il loro nome angelico, cosa che è successa ad Haniel, a Hesediel, a Rafael e ad altri personaggi. Solo che i suddetti mezzi-angeli (disprezzati dagli angeli 'puri') hanno trovato il modo di riacquistare un corpo, recandosi dalla Dea che abita il Cimitero Monumentale. E la narrazione inizia qui, dal giorno in cui sono tornati 'fisici'. Haniel – che non ha riacquistato il proprio corpo, bensì il corpo di una ragazzina – che fila subito a bere e a divertirsi, Rafael che lo segue preoccupato, Hesediel che torna tristemente a fissare l'appartamento in cui abitava con la sua fidanzata prima di morire.Solo che gli angeli 'puri' hanno un concetto tutto loro di disegno divino e, visto che i mezzi-angeli incarnati non vi sono contemplati, intendono eliminarli a spadate.E dunque la trama è questa, angeli che vogliono uccidere mezzi-angeli che cercano un modo di salvarsi.Il libro mi è piaciuto e, soprattutto, mi ha divertita un sacco. Ho apprezzato moltissimo il finale, decisamente inaspettato. E non posso fare a meno di chiedermi cosa comporterà il finale 'PS', visto anche che contempla un personaggio di cui si è visto poco ma che ho gradito assai.Tuttavia, non posso tacere un paio di rimostranze. Ad esempio, ho trovato la trama un po' troppo lineare. E i personaggi... non so, non li ho 'vissuti' fino in fondo. Sento di aver conosciuto solo Rafael e Haniel, ma gli altri rimangono un po' nell'ombra, non sono riuscita a farmi un'idea precisa di Hesediel. Credo che a entrambe le cose sarebbe stato facile porre rimedio mostrando, diciamo, l'inutile. Il 'non necessario' ai fini della trama che però è bello sapere. Porto a esempio American Gods di Neil Gaiman (oggi è il suo compleanno. Che sia festa nazionale!) in cui la vicenda principale era punteggiata da brevi intermezzi dedicati non a personaggi importanti, ma a ultra-comparse-secondarie. Che poi credo fosse anche uno dei motivi per cui American Gods è stato tanto criticato... ma oh, MIO blog, MIEI gusti.Concludo dicendo che mi è piaciuto assai e attendo gioiosamente il seguito.E che sì, ovviamente lo consiglio agli amanti del genere.... anche se parlare di 'genere' è un po' azzardato.Diciamo 'a chi sente il bisogno di angeli che sanguinano e si pestano nelle proprie giornate'.E con quest'orrida conclusione, via, andrò a procurarmi dolore neuronale studiando.Buona domenica.
Potrebbero interessarti anche :