Appena sveglia, appena uscita, appena iniziata: la giornata
Forse giusto con un'abbondante annaffiata potremo vedere i nostri risparmi crescere
I don't need sex: my Gorverment fucks me every day
Regolari container nei giardinetti pubblici
Re Fosco: perchè anche in versione invernale possiamo osservare
Parrucchiere al secondo piano: inaspettato
Lo status simbol
Velasca
Truffasi
FdP
FdP
Intrusioni urbane
Dal 1700
Libraccio
PoliMi
Oggi in trasferta: con i miei ingegneri allo scoperta della meccanica (e del design, anche se loro non approvano)
Bovisa
Colori berlinesi
Lunch time
Il "raccogli foglie" per alberi
Design(ers)
E quando spunta il sole...
No: non abbiamo idea di cosa sia
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Il Biondo: da qui inizia una serie di (belle) foto scattate da Marco Stainer ai nostri amici, aspettando l'inizio della lezione
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Il Biondo e la merendina
Fabrizio, Britz
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Diego
Ultima foto di Stainer: L'allievo sembra che stia imparando dalla maestra (scherzo)
Treno per Cadorna
Treno per Cadorna perso
Hanno saputo anche loro?!?! Vedete: Grigio Milano sta conquistando anche la Metro
Fashionista
Quest'uomo non aveva nulla di particolare: non aveva vestiti particolarmente belli o brutti o interessanti, non aveva un modo speciale di portarli, non era nemmeno lontanamente interessante da nessun punto di vista. Poi mi ha superato, attraversando la strada: aveva QUEL profumo.
Santa Sofia non è proprio la mia via
Light inside serie: e sbirciando dentro alle luci altrui ho scoperto che i miei occhi socchiusi volevano proprio vedere un Modigliani in quel pezzo di tela scuro.
Corso Italia, casa: la signora con il cappello. Quante volte i tram in corsa mi regalano brividi in pillole visive. Sono sempre troppo veloci, troppo lontani, troppo sporchi e con i vetri troppo rovinati. Vedo ragazzi, anziani curiosi, personaggi improbabili dall'età indefinibile, ma non mi è possibile rubarli da quell'istante fuggente. Questa sera mi è stata fatta un piccola concessione e ho conosciuto la signora con il cappello e la ragazza che amava la sua matita.
Angoscia.
Il tema della lezione di oggi di Gnoseologia. Il termine che Heidegger utilizza nella sua opera, Essere e Tempo, per spiegare qualcosa che non ricondurremmo istintivamente all'angoscia, quella dell'uso comune.
L'idea proposta è che l'angoscia ci isoli dal mondo e ci faccia passare dallo stato di con-essere (cioè di essere sempre in relazione necessaria con gli altri) allo stato di esser-ci. L'angoscia sarebbe quello stato dell'Essere che ci permette di conoscerci veramente per ciò che siamo, liberandoci dal condizionamento del mondo o del mondano, se preferite.
Ciò che più mi ha colpito però è come Heidegger viva questo isolamento come un qualcosa che ci spinge: una propulsione continua verso il futuro, un proiettarci in termini di progettualità. Aspetto con ansia di sapere come può questa teoria proseguire, perchè in base al suo proseguimento potrei iniziare a credere che anche il mio stato del mondo possa ancora essere (pro)positivo.
Ok, probabilmente sto studiano troppo. Anche se direi di no...
Le situazione difficili. é difficile essere in certe situazioni.
Questa giornata all'insegna dell'ingegneria mi ha fatto un pò riflettere (e le lezioni di teoretica e gnoseologia non aiutano).
La prossima settimana Parigi e tante belle opportunità su cui concentrarsi...e con cui distrarsi da pensieri pericolosi.
The show must go on e io con lui
Goodnight