Illustrazione di Luca Tarlazzi
"Te insomeji a un'anguana"Questo è stato il mio pensiero ieri mattina quando, dopo essermi svegliata, mi sono guardata allo specchio e ho visto i miei capelli.
Ho questo insieme un po' uniforme di capelli tra il mosso e il riccio.
Io li adoro ma mi rendo conto che forse dovrei andare dalla parrucchiera per rendere il tutto un po' più vivibile.
Quella frase in dialetto veneto che ho detto a me stessa era quanto mi diceva mia madre ogni giorno quando, in pieni anni '90, andavo al liceo.
Anyway, questa sorta di stream of consciousness totalmente personale mi ha fatto tornare in mente ad una figura mitica molto in auge in quel di Valdagno, in ogni epoca: l'anguana.
L'anguana è per sempre, l'anguana è un trend che non passa mai di moda, l'anguana è qualcosa che trascende il tempo e lo spazio.
Mia nonna mi raccontò che l'anguana era figlia di una strega.
Trattasi di una giovane donna di solito (se fosse vecchia sarebbe una "Stria" o comunque una "Betonega"), vive nei boschi ed è capace di incantesimi, guarigioni e malefici.
E' nota per non avere mai vesti e capelli in ordine.
Da qui il paragone con me.
Dalle mie parti esistono leggende che viaggiano di nonna a nipote.
Di solito il tramandare qualcosa salta sempre una generazione.
Poco fuori dal centro di Valdagno c'è una piccola salita che porta ad un quartiere del mio paesello: i Carmini.
Arrivati a questa contrada si prosegue per la strada e si trova il Bosco dei Carmini.
Quando ero piccola io e i miei amichetti eravamo convinti che in quel bosco vivessero le anguane.
Questo era dovuto al fatto che mia nonna Cecilia ci raccontò di stare lontani da quei boschi quando eravamo da soli perché le anguane ci avrebbero rapito.
Ora che sono grande so che il tutto era dovuto al fatto che, vicino a dove giocavamo noi, c'era un sentiero che, camminando... camminando, ci avrebbe portati dritti in quel bosco.
Pensando a questo mi è venuta voglia di tornare là, riaprire quel sentiero che dal Castello (i valdagnesi sanno di cosa parlo) porta al Bosco dei Carmini.
Ripensare alle mie radici mi rimette il fuoco dentro e mi sento viva.
Forse sono davvero un'anguana e mia madre vedeva di là di ogni apparenza.
Forse è solo che senti le tue radici dentro e ti viene voglia di raccontare.
Oggi come oggi ripenso a quei pomeriggi passati a giocare vicino a casa di mia nonna.
Ripenso a quel "cammina cammina" sul sentiero proibito e penso a quanti viaggi avevo già immaginato.Tutto questo per dirvi che sto meditando ad una serie di racconti sulle mie origini.
Stay Tuned!E, in ogni caso, se passate da Valdagno chiamatemi ... vi spiegherò qualcosa sul Bosco delle Anguane.