Mentre cerco di riambientarmi girovagando per vari blog, provo a buttare giù qualche riflessione, dal momento che – come avrete scoperto dal titolo del post – in questi giorni la mia casetta virtuale compie sette anni. Ma tranquilli, non intendo propinarvi statistiche o nostalgiche rievocazioni del passato, vorrei solo condividere qualche considerazione fatta di recente sull'esperienza e raccontarvi i progetti per i mesi a venire.
Cosa resta uguale
Sull'onda di una certa presa di coscienza generale, negli ultimi tempi non ho potuto fare a meno di interrogarmi a proposito dell'impostazione del mio blog. Molti blogger si sono chiesti se avere un blog improntato alla scrittura possa essere utile o controproducente per trovare lettori dei propri libri. Sembra, infatti, che parlare di questo genere di temi attiri solo scrittori, notoriamente poco interessati ad acquistare le opere dei colleghi. Visto che a breve pubblicherò il mio secondo romanzo, è venuto spontaneo anche a me riflettere sulla questione e valutare un eventuale cambio di rotta.
Vi dico subito che questo cambio di rotta non ci sarà. Prima di tutto perché l'esigenza di condivisione che mi ha spinto sette anni fa non si è ancora spenta, anzi casomai si è rafforzata con il tempo. Parlo di scrittura perché mi piace farlo e non sento il bisogno di fare un passo indietro.
Il secondo motivo per cui non ci saranno cambiamenti è che trovo un po' perversa l'idea che non sia possibile trovare lettori tra chi è interessato alle mie riflessioni di scrittura. Forse, dobbiamo pensare che chi scrive non è interessato a leggere? Da cosa deriva la bizzarra realtà che gli scrittori non leggono i loro colleghi? Da un'inconscia (o anche consapevole) sfiducia? E perché poi qualcuno dovrebbe fidarsi di un mio consiglio di scrittura e allo stesso tempo non fidarsi a leggere quello che scrivo?
Sento in giro che per ovviare al problema qualcuno sceglie di pubblicare racconti, per dare un saggio delle proprie “capacità”. Ma io non amo scrivere racconti, l'ho fatto in passato e non sento il bisogno di dedicarmi di nuovo alla narrativa breve. E soprattutto non mi piace leggere racconti, preferisco dedicare il mio tempo a un romanzo possibilmente lungo e ben articolato. Tra l'altro, non credo che un racconto possa essere sufficiente per dare un'idea della propria scrittura narrativa: si può essere bravi a raccontare una storia in poche righe ma incapaci a gestire trame più complesse o viceversa.
In conclusione, ho smesso di preoccuparmi del problema di trovare lettori. Preoccuparsi troppo fa venire le rughe e alla mia età bisogna stare attenti. E quindi Anima di carta resterà un angolo della blogosfera per parlare di scrittura e libri, perché questo rispecchia i miei interessi e ogni altra scelta sarebbe forzata.
Tuttavia, non mancherà qualche novità...
Cosa cambia
A meno di intralci, in autunno uscirà il mio prossimo romanzo. Come vi ho accennato altre volte, l'intenzione è di proporre questa seconda storia in self publishing, per tutta una serie di motivi che forse uno di questi giorni condividerò con voi. Comunque, ho pensato di portare avanti in parallelo con questa pubblicazione un diario di bordo da autrice indie, ovvero scrivere una serie di post per raccontarvi la mia avventura nella realtà del SF. Di certo c'è chi ne sa già più di me, ma spero comunque che possa essere utile o di interesse per voi che mi leggete.
Non mancherà anche qualche puntatina nel backstage del nuovo romanzo, per farvi scoprire qualcosa in più sull'ambientazione, la trama e i personaggi. Ma non allarmatevi: non intendo trasformarmi in una spammatrice seriale con post a ripetizione per farmi pubblicità. Non sarebbe comunque nella mia natura, ma se dovesse accadere vi autorizzo a tirarmi pomodori marci...
Un'altra novità riguarda i blog che seguo. Riordinare la pagina del vecchio blog-roll è diventata un'impresa titanica. I link da riesaminare sono troppi, molti siti si sono estinti e altri ne ho aggiunti nel frattempo su Feedly. Tuttavia, mi farebbe piacere segnalare i blog che frequento o che ritengo interessanti da frequentare, quindi ho pensato a una vetrina settimanale o mensile (devo ancora decidere) dedicata a questo. Ve parlerò in modo più approfondito più avanti.
Vi segnalo anche che si è chiusa definitivamente l'esperienza con l'editore precedente e quindi ormai I Custodi del destino non è più disponibile per l'acquisto.
E ora non mi resta che ringraziare tutti voi che mi seguite da tanto e dare il benvenuto a chi si è aggiunto da poco. Inutile dire che non avrei resistito sette anni se non avessi avuto il vostro sostegno e la vostra amicizia. Un blog in fondo è un salotto per chiacchierare, senza ospiti diventa solo un angolo triste e solitario. Quindi, grazie a tutti per il tempo trascorso insieme, sperando di averne ancora tanto da passare in compagnia.