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Animali a bordo?

Creato il 14 aprile 2014 da Seasunstories @seasunstories

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« Che dici amore, lo adottiamo? » « Dai si si lo adottiamo! »

In realtà questa pallina di pelo un padrone ce l’ha già, e pure un fratello maggiore come potete vedere nelle foto, e una casa, a Les Saintes, però la questione animali a bordo é una cosa di cui io e Louis parliamo con una certa periodicità, senza mai prendere una decisione al rispetto, ragion per cui per il momento animali a bordo sulla nostra barca non ce ne sono.

Prima di tutto, si tratterebbe di decidere: cane o gatto?

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Il cane, diciamolo, é più affettuoso, é fedele, utile come animale da guardia (che con i tempi che corrono con tutte queste storie di pirati … ), la sua pelle é meglio preparata all’acqua salata. Capita di vedere un cane che si tuffa a mare, ma un gatto, voi, l’avete mai visto? D’altra parte il gatto é più indipendente, ha bisogno di meno attenzioni e sporca meno, con una lettiera e un divano comodo su cui poltrire magari non gliene frega poi tanto che tutt’intorno é acqua. E poi potremmo dargli pesce fresco tutti i giorni, cosa che credo potrebbe ragionevolmente compensarlo dei fastidi della vita in mare.

Bene, ora diciamo che alla fine abbiamo scelto il cane perché, per quanto possano piacermi i gatti, gli occhi buoni e senza malizia dei cani mi piacciono di più. Siamo sicuri che starà bene a bordo? E’ un terno al lotto, come quando vengono a trovarci gli amici e noi scommettiamo su chi di loro in navigazione vomiterà pure le budella e ci odierà per il resto della vacanza. Normalmente vince Louis, ha più occhio, solo con me s’é sbagliato. Credeva di aver trovato una lupetta di mare e invece …. non c’é stato mare in cui io non abbia lasciato un poco di bile. Tornando alla questione cane felice a bordo, ne abbiamo conosciuti alcuni che erano assolutamente a loro agio in barca e in navigazione, oserei dire felici nella loro condizione di marinai. Durante una settimana ne abbiamo avuto pure uno a bordo, un Jack Russel, adorabile, Forrest. In meno di 24 ore aveva capito tutto della vita in barca a quattro zampe: che il miglior posto per i suoi bisogni é la rete a prua da cui il malloppo cade direttamente a mare; che fuori si dorme meglio che dentro; che la passerella si può attraversare anche senza piangere per farsi prendere in braccio. E poi c’é il cane di questo amico navigante che appena vede terra all’orizzonte e riconosce il suono della catena dell’ancora che va giù, lui si butta in mare e trasloca in spiaggia tutto il tempo che la barca rimane in rada. La vita in alto mare non deve piacergli poi tanto e nonostante ciò, pur di non abbandonare la famiglia, ogni volta che l’ancora torna su lui rassegnato nuota fino alla barca e risale a bordo (un gatto avrebbe girato i tacchi già da tempo). Mi chiedo, é davvero un terno al lotto o ci sono razze canine più propense al mare così come ci sono quelle propense alla caccia? Ultima ma non meno importante considerazione, le leggi che vigono in vari paesi rispetto all’entrata di animali. Non sono ben informata al rispetto ma so che in alcuni posti può essere davvero complicato entrare con un cane. In Australia, per esempio, é assolutamente vietato entrare con un prosciutto, la qual cosa mi fa vagamente immaginare quanto sarà ingarbugliata la normativa per far passare un animale vivo. E siccome nei nostri programmi di viaggio per il futuro c’é anche l’Australia insieme al resto del mondo mondiale raggiungibile in barca, a queste cose bisogna pensarci. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e, se navigate o viaggiate con cani, gatti, uccelli o iguane, raccontateci la vostra esperienza.

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