C’è chi sin da piccolo, e anche da grande, fa l’album Panini dei calciatori.
Io, invece, avevo dei genitori cattivi.
Cioè, visti ex post sono stati bravissimi, ma visti da allora erano malvagi perchè non mi facevano fare le figurine dei calciatori ma quelle della scienza, della geografia e della storia.
Il che significava che quando i miei compagni di classe scambiavano Cuccureddu con Boninsegna io provavo a inserirmi proponendo un Ulisse, un licaone e due Lawrence d’Arabia ma venivo pesantemente insultato.
E quando facevano quei giochi che si fanno a scuola con le doppie (tipo muro) io per giocare dovevo mendicare qualche doppia dai compagnetti più generosi.
Se vincevo potevo tenermi le figurine vinte – e mi illudevo di avere un mio minialbum immaginario -, se perdevo dovevo risarcire con merendine, visto che licaoni e monumenti del mondo non valevano come merce di scambio.
Ma, come dicevo, io ero molto più acculturato dei miei compagni, cosa che a sei anni serve a una sega ma in futuro chissà (a una sega anche dopo, visto da qui).
Comunque anch’io vorrei far fare a Francesco un album didattico, un po’ perchè sono sicuro che apprezzerebbe e un po’ per comprensibile vendetta.
Solo che, ahimè, gli album didattici non esistono più.
L’altro giorno mia mamma, cioè la stessa che a me comprava “Mille secoli di storia” e “Animali estinti”, non ha trovato le figurine di Cars 2, nè quelle dei Puffi.
E ha chiesto all’edicolante se c’era qualcos’altro.
Lo sventurato purtroppo non rispose “Panini, calciatori”, ma indirizzò la donna e l’infante verso un assurdo album dei Transformers.
E a me non resta che farmi l’album dei calciatori da solo, al lavoro, di nascosto.
Che a casa ancora mi vietano di farlo.