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Anime Tagliate di Francesco Scardone

Creato il 11 marzo 2011 da Edizionialtravista

Anime Tagliate di Francesco Scardone

E’ disponibile, in versione cartacea ed ebook, il secondo romanzo di Scardone Francesco, Anime tagliate, edito dalla ciesse edizioni. E’ acquistabile in tutti i megastore internet e ordinabile in tutte le librerie grazie al codice isbn. Inoltre è acquistabile anche dal sito dell’editore:  

http://www.ciessedizioni.it/animetagliate.html

Un transessuale sadico che cerca di trovare un senso alla propria esistenza attraverso la propria e altrui sofferenza.

“Più dolore proverò, più avrò da vivere. Solo spingendo la soglia di sopportazione dei miei tormenti sempre oltre, potrò augurarmi di essere immortale. Se mi rimane ancora qualcosa per cui soffrire, a questo mondo, di sicuro non mi farò annientare da tutto il resto.
Il fatto è che io ci ho provato. Ci ho provato per davvero. Ma non ho trovato null’altro. Qualcosa che vada oltre l’angoscia. Qualcosa in più del supplizio. La vita finisce lì dove finisce il dolore. Fine. Dissolvenza. Non ha senso sperare in altro. Continuare a illudersi.
Il dolore è l’unica dimensione possibile. È l’unico stato pensabile. È la sola cosa sensata. Reale.
La verità è che il dolore è tutto. Il dolore è la vita stessa e senza di esso noi cessiamo di esistere.
Tra poco il campanello suonerà, l’ennesimo, sprovveduto, errore della natura mi seguirà, inconsapevole, nella mia stanza da letto e la scena si ripeterà. Il dolore si libererà.
Di nuovo…”

Il dolore è l’unica alternativa possibile al nulla incorporeo delle nostre vite? Tutta l’angoscia, tutta la pena che ci portiamo dentro sono veramente così gratuite? Così insensate?
Un transessuale convinto che la sofferenza sia l’unica cosa reale e sensata di tutta la sua intera vita. Le pagine del libro ci accompagneranno nell’abisso di pena e tormento che è l’esistenza di questo così grottesco protagonista: un’infanzia vissuta tra la figura assente del padre e la figura oppressiva della madre; le prime, traumatiche esperienze sessuali; storie di amicizie che finiscono nel sangue; il rapporto sempre presente, fin dal principio, con la morte e con tutto ciò che essa comporta.
Si può arrivare a odiare la vita a tal punto da sperare di annullare completamente se stessi e si può, allo stesso tempo, amarla così tanto da accettare di ridursi ad un così grottesco scherzo della natura?
La vicenda si articola in due differenti momenti temporali: da una parte troviamo la vita precedente del protagonista(narrata in terza persona), dall’altra la sua vita attuale(narrata in prima persona) con la sua particolare forma di sadismo sessuale che ha influenzato e corroso ogni altro aspetto della sua vita.
La speranza di qualcosa che esuli dal dolore, qualcosa che non sia solo angoscia. La necessità di non avvertire il proprio peso. La voglia di sentirsi liberi da se stessi. La ricerca ossessiva, costante, di altro da sé.
Un lungo, delirante viaggio attraverso quella spirale dolorosa e cancerogena che è la vita di ognuno di noi.
Un lungo, straziante grido inascoltato.

 


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