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Le conseguenze rilevanti della visita di Davutoğlu sono essenzialmente tre: l'intensificazione dei rapporti commerciali anche attraverso l'apertura di nuovi passaggi di frontiera e l'attivazione di nuovi voli, oltre alla ripresa dei preparativi per un nuovo Consiglio dei ministri congiunto dopo quelli del 2009 e del 2011; una possibile intesa a tre - Ankara, Baghdad, Erbil (la capitale della regione autonoma curda) - sulle pipelines energetiche; un comune impegno contro il "settarismo", i gruppi estremisti che hanno preso il sopravvento sull'opposizione democratica in Siria e compiuto atti terroristici a catena - i più sanguinosi dal 2008 - in Iraq.
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